Nel giorno del debutto di Kevin Fiala al Mondiale, la Svizzera infligge la prima sconfitta agli americani al termine di un match davvero ben giocato
Il giorno del gran debutto di Kevin Fiala al Mondiale coincide con il secondo successo al Mondiale scandinavo, in un pomeriggio in cui Patrick Fischer deve far senza l'acciaccato Marti, rimasto vittima di quello scontro con Bau, sabato, contro la Danimarca, e così Tim Berni viene promosso quale sesto difensore, e nell'occasione gioca a fianco di Michael Fora.
Non appena si comincia, la Svizzera prova subito a dettare i ritmi del gioco, ma dopo un periodo di osservazione gli americani mettono il naso alla finestra, in un inizio di confronto con parecchie imprecisioni su un fronte e sull’altro. La prima, grossa occasione del confronto è per Logan Cooley, sulla cui pericolosissima deviazione da due passi Genoni riesce a salvarsi, al nono minuto. Quella è solo la prima minaccia, per una Svizzera che col passare del tempo deve soprattutto pensare a difendersi dalle minacce portate dalla superstar dei Boston Bruins Tage Thompson e dai suoi compagni, anche se l’occasione più ghiotta di tutte, al dodicesimo, è la prima sberla al Mondiale da parte di Kevin Fiala, che si stampa sul palo alla sinistra di un Joey Daccord che non avrebbe potuto far nulla. È il preludio al vantaggio rossocrociato, segnato con un tocco davvero incredibile di Damien Riat: nonostante un check duro, e probabilmente falloso, da parte di McCarron, l’attaccante del Losanna si catapulta in mezzo e devia con un tocco assolutamente incredibile per intelligenza e precisione sull’appoggio di Tim Berni, firmando il gol dell’1-0 al 12’46’’. Tra l’altro, quello è anche il primo gol concesso dagli statunitensi, che nelle prime partite aveva asfaltato danesi e Ungheria segnando 11 reti senza subirne alcuna. E non passano nemmeno tre minuti che il ventottenne portiere dei Seattle Kraken è costretto a dichiararsi battuto una seconda volta, dal puck di Siegenthaler che attraversa una selva di gambe e va a morire a fil di palo, per il 2-0 al 15’59’’.
A quel punto, la Svizzera ha apparentemente il match in mano e, dopo aver superato indenne due minuti a 4 contro 5 (fuori Riat per ostruzione) sul finire del primo tempo, si crea altre due ottime opportunità all’inizio del tempo centrale, prima con Andrighetto che manca l’impatto col puck in pieno slot e poi, soprattutto, con Jäger, che colpisce un clamoroso palo al ventitreesimo, dopo una gran discesa di Bertschy nel terzo avversario. Gli americani accusano e gli elvetici insistono, con Malgin che al ventinovesimo va a sua volta vicino al 3-0. A poco a poco, gli statunitensi provano a mettere più pressione sulla Svizzera, ma al 34esimo Fiala si guadagna una penalità, per una trattenuta di Pinto a centroghiaccio: la prima unità, composta da Fiala, Hischier, Jäger, Moy e Kukan lavora davvero bene, ma il powerplay viene poi interrotto da una trattenuta di Jäger, che restituisce il favore agli avversari. In quel minuto e venti in inferiorità numerica, però, paradossalmente, sono gli elvetici i più pericolosi, con due tentativi in break da parte di Schmid e dell'attivissimo Bertschy, in un epilogo di secondo terzo gestito bene, nonostante il tentativo di reazione avversario.
Anche all'inizio del periodo conclusivo sono gli uomini di Warshofsky a rendersi minacciosi, anche se il pericolo maggiore è per la porta di Daccord, con Fiala che si ritaglia un po’ di spazio accentrandosi da dietro la porta e, dopo aver temporeggiato, fa partire una conclusione che va a sbattere sul palo, al 44esimo. Trascinata dalla linea della star sangallese, di Hischier e Moy, ma anche da quella di Andrighetto, Malgin e Meier, la Svizzera riprende a macinare dischi, rendendosi davvero minacciosa dalle parti del portiere di Seattle, senz'altro più sollecitato rispetto a un tutto sommato tranquillo Genoni, mentre gli americani danno l'impressione di non crederci più fino in fondo, e alla fine arriva anche il meritato terzo gol, con Malgin che serve Kukan, il cui slap viene deviato dal piede di Cooley dove il suo portiere non può arrivare, regalando agli elvetici un finale di partita più tranquillo verso il secondo successo al Mondiale danese davvero strameritato.
Stati Uniti - Svizzera (0-2 0-0 0-1) 0-3
Reti: 12'46‘’ Riat (Berni) 0-1. 15'59‘’ Siegenthaler (Fiala, Moy) 0-2. 51'51‘’ Kukan (Malgin, Andrighetto) 0-3.
Arbitri: Björk (Sve), Langin (Can); Laguzov (Ger), Nyqvist (Sve).
Note: 5’741 spettatori. Penalità: 2 x 2’ contro entrambe le squadre. Tiri in porta: 23-27 (9-5, 9-11, 5-11). Svizzera senza Marti (acciaccato), Hofmann (a riposo), Aeschlimann, Rohrbach, Egli e Jung (non ancora iscritti nel contingente). Pali: 12’ Fiala, 25’ Jäger, 44’ Fiala. Premiati a fine partita, quali migliori in pista, Joey Daccord e Leonardo Genoni.
Girone B, a Herning
Risultati: Stati Uniti - Svizzera 0-3. Repubblica Ceca - Danimarca 7-2
Classifica: 1. Repubblica Ceca 3/8 (14-7). 2. Svizzera 3/7 (12-7). 3. Germania 2/6 (10-2). 4. Stati Uniti 3/6 (11-3). 5. Kazakistan 2/3 (3-5). 6. Norvegia 2/0 (2-4). 7. Ungheria 2/0 (1-12). 8. Danimarca 3/0 (4-17).
Girone A, a Stoccolma
Risultati: Austria - Slovacchia d.r. 3-2. Finlandia - Svezia 1-2.
Classfica: 1. Svezia 3/9 (11-3). 2. Canada 2/6 (11-1). 3. Finlandia 3/5 (7-6). 4. Slovacchia 3/4 (5-9). 5. Lettonia 2/3 (5-8). 6. Austria 3/2 (6-8). 7. Francia 2/1 (4-8). 8. Slovenia 2/0 (1-7).