Di nuovo di misura, bianconeri sconfitti dallo Zugo. Niklas Schlegel: ‘Anche stasera eravamo vicinissimi e sono sicuro che siamo sulla strada giusta’
Sceso in pista con solo cinque stranieri – stavolta oltre a Sekac anche il finlandese Kupari figurava tra gli assenti –, alla seconda partita di campionato, la prima alla Cornèr Arena, il Lugano ha dovuto cedere il passo allo Zugo, pur disputando una partita senza risparmi a livello di energia, pur se in attacco forse le manovre si sono rivelate un po’ troppo prevedibili. Una volta passati in vantaggio per la seconda volta, negli ultimi minuti di gioco gli uomini di Michael Liniger sono riusciti a fermare le folate offensive bianconere, riuscendo a traghettare in porto l’esiguo vantaggio. Così, il Lugano comincia la nuova stagione con due sconfitte, sempre con il minimo degli scarti, per un complesso fin qui a tratti anche piacevole da guardare, ma non ancora vincente. Anche il powerplay non ha funzionato, e pure negli ultimi 90 secondi giocati a 6 contro 4, la squadra di Tomas Mitell ha pasticciato, senza mai riuscire a impensierire Genoni.
Dopo 20 minuti senza reti, in cui le due squadre hanno cercato con molta insistenza la via della rete, ma senza mai riuscire a trovare il guizzo decisivo, all’inizio del periodo centrale gli ospiti hanno aperto le danze: un inutile fallo di Sgarbossa ha permesso allo Zugo di trovare la prima segnatura della serata in superiorità numerica, con Tatar, da sotto misura, che ha trovato il timing giusto per battere l’incolpevole Schlegel. Il portiere zurighese del Lugano e Leonardo Genoni sono stati sicuramente i grandi protagonisti del confronto, autori entrambi di parecchi interventi decisivi. La rete incassata dal Lugano avrebbe anche magari potuto destabilizzare i bianconeri, e invece, senza battere ciglio, i ticinesi hanno cercato sin da subito di rientrare in partita: ci ha pensato il difensore Alatalo, dalla linea blu, a trovare la giusta traiettoria per sorprendere Genoni e portare il risultato in parità, non lasciando alcuno scampo al portiere della Nazionale. A quel punto entrambe le squadre hanno alzato il ritmo della partita, pur se in fondo anche prima delle due reti Lugano e Zugo non si erano certo risparmiate, nel tentativo di velocizzare il più possibile il gioco, in un match piacevole, con un susseguirsi di buone possibilità per portarsi nuovamente in vantaggio. Vantaggio che i Tori hanno poi trovato a una trentina di secondi dalla pausa numero due, con l’ex Gregory Hofmann bravo a saltare in velocità il difensore David Aebischer, prima di trafiggere da sotto misura Schlegel. Lo stesso Schlegel al 52esimo riuscirà poi ad opporsi alla discesa di Nando Eggenberger, tenendo in partita i padroni di casa. Sicuramente un palmo sopra tutti, Niklas Schlegel verrà poi premiato quale miglior giocatore dei suoi. «Anche stasera eravamo vicinissimi a portare il risultato a nostro favore, ma non è bastato – commenta, a caldo, il trentunenne portiere bianconero –. Tuttavia sono sicuro che siamo sulla strada giusta. In difesa ci sono dei miglioramenti, anche se personalmente vedo ancora qualche errore: per ben tre volte sono arrivati dei giocatori dello Zugo tutti soli davanti a me. Davanti invece, magari pochi tiri, ma tante occasioni. Siamo più sicuri nella nostra zona, ma c’è margine di miglioramento. Ora andiamo a Zurigo e proveremo a essere ancora migliori. E non cerchiamo scuse se ci manca qualche elemento: lo sport è così, gli infortuni ci saranno sempre, e io ho molta fiducia in ogni giocatore che è con me nello spogliatoio. Tra l’altro, stasera in tribuna c’era anche mia nonna, che ha novant’anni: con affetto, il premio che ho ricevuto quale migliore in pista lo dedico a lei». D.N.