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Il miglior attacco è la difesa. ‘È frustrante’

L’Ambrì reagisce al disastro di Langnau nel giorno del debutto di Formenton, ma davanti i problemi si fanno sentire

Ancora a secco di gol come gli altri stranieri, DiDomenico (vanamente) prova a sfogarsi sul proprio bastone
(Ti-Press)
14 settembre 2025
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Non c’è l’effetto Formenton nel sabato di ritorno dallo scempio di Langnau. O meglio, per esserci ci sarebbe pure, ma purtroppo il (terzo) debutto in biancoblù della ventiseienne ala dell’Ontario, nuovamente attratta dall’idea di svernare in Leventina, non basta agli uomini di Cereda a evitare la seconda sconfitta in tre partite nella nuova stagione. Ma più che il secondo kappaò in ventiquattr’ore, in una partita oltretutto ben giocata rispetto a quella della sera prima, ciò che balza all’occhio in primo luogo è che delle (appena) quattro reti segnate dai biancoblù in questo avvio di campionato, solo una porta la firma di un attaccante, e cioè Tommaso De Luca. Il quale, malgrado le origini aostane, non è neppure uno straniero. «Sì, certo, è frustrante – ammette il trentenne canadese Michael Joly, uno che ha indubbiamente la stoffa per diventare topscorer in biancoblù –. Tuttavia credo che abbiamo giocato bene, perché eravamo più spesso noi nella loro zona di quanto non lo fossero loro nella nostra. Quel che è chiaro è che se lasci un paio di occasioni a squadre come un Losanna, puoi star certo che le sfrutteranno. Però anche noi ne abbiamo avute di chance, ma non c’era nulla che funzionava, ecco perché è frustrante».

Da attaccante, la cosa ti disturberò parecchio... «Ovvio, è deludente. Dobbiamo guardarci allo specchio, e buttarci maggiormente nel traffico, ma soprattutto tornare a fare le cose più facili invece di giocare sempre complicato. Sabato abbiamo avuto anche delle opportunità in situazioni di due contro uno, penso ad esempio a quella di Heim, nel terzo tempo, che invece di tirare ha deciso di passare mentre aveva la via aperta per spingersi in profondità e cercare un tiro. Credo che sia migliorando in cose del genere che noi attaccanti inizieremmo a segnare di più».

È una questione di responsabilità, quindi. Anche per voi stranieri. «Come detto, non siamo ancora abbastanza bravi, pur se siamo sulla buona strada. Vale anche per il powerplay: in allenamento le cose le facciamo bene, ma poi arriva la partita e cerchiamo un po’ troppo di essere fantasiosi. Non saprei cosa aggiungere d’altro...».

L’esperimento di Pestoni al centro. ‘Gli allungherà la carriera’

Chi immagina che l’esordio di Formenton sia unicamente frutto della brutta sconfitta di venerdì, immagina male: «In verità l’idea era quella di fargli giocare una partita già la prima settimana – spiega Luca Cereda –. Però mandarlo in pista già martedì mi sembrava ingiusto verso i ragazzi che hanno lavorato duramente in preparazione, e lo stesso discorso valeva per venerdì, così ho immaginato che la partita di sabato fosse quella giusta».

Naturalmente, l’inserimento della star nordamericana ha avuto l’effetto di modificare – e di parecchio – il lineup, con la grossa sorpresa di un Inti Pestoni promosso (sempre che di promozione si possa parlare) nel ruolo di centro. «Aveva già provato una volta in amichevole, e secondo me è una mossa che potrebbe allungargli la carriera. Infatti Inti ha una visione di gioco fuori dal comune e muscolarmente è dotato, quindi è forte nei duelli. Io credo che in quel ruolo potrà giocare ancora a lungo».

Ma lui la novità come l’ha presa? «In quell’amichevole aveva accettato l’idea con grande disponibilità, ed è capitato lo stesso quando l’ho chiamato sabato mattina al telefono per avvertirlo che l’avrebbe rifatto – spiega il coach biancoblù –. E trovo che l’ha fatto bene, anche se non ha preso ingaggi. Quello (sorride, ndr) sarà il prossimo step».

A proposito di ingaggi: venerdì a Langnau Chris Tierney ne aveva vinti quasi il sessanta per cento, ed essendo lui il primo centro, nel caso in cui dovesse saltare qualche partita per questioni tattiche, come sabato appunto, avrete un bel problema da risolvere. «Ma contro il Losanna a livello di squadra ne abbiamo vinti il 53 per cento, quindi direi non male. Vorrà dire che quella volta che non giocherà Tierney qualcun altro dovrà vincerne qualcuno in più. Sabato, da questo punto di vista mi è piaciuto molto ciò che ha fatto Diego (Kostner, ndr), che appunto è entrato sul ghiaccio per farsi carico di ingaggi importanti al posto di altri, e anche Manix (Landry, ndr) ha fatto bene. In realtà, l’ingaggio è un esercizio che non riguarda esclusivamente il centro, ma spesso e volentieri è importante il lavoro che fanno tutti e tre gli attaccanti, i quali debbono aiutarsi l’un l’altro per riuscire a conquistare più dischi possibili».