Stasera a Zugo mancherà anche il canadese, scivolato su un oggetto lanciato dagli spalti giovedì. Il club: ‘Condanniamo, e ci auguriamo che non ricapiti’

Fra un paio d'ore, a Zugo, il Lugano dovrà scendere in pista con un altro straniero in meno, dopo che Mike Sgarbossa è rimasto vittima giovedì di un infortunio di cui si conoscerà l'entità solo dopo gli accertamenti medici in corso. Un infortunio, oltretutto, davvero evitabile: la stessa società bianconera rivela in effetti che il problema è stato causato «dalla perdita dell’equilibrio dopo che Sgarbossa ha posato la lama del pattino su un oggetto lanciato sul ghiaccio, verosimilmente una moneta». Infatti, quindici secondi prima, nel corso del cinquantaduesimo minuto la partita con il Friborgo era stata interrotta per diversi minuti a causa delle intemperanze di parte degli spettatori, che avevano scagliato oggetti di vario genere sulla superficie ghiacciata. «Oltre a interrompere il gioco, quindi a danneggiare lo sport e lo spettacolo e a generare sanzioni pecuniarie contro il club, il lancio di oggetti in pista mette soprattutto seriamente a repentaglio la salute dei giocatori, come malauguratamente confermato in questa occasione» si legge nella nota stampa diffusa poco fa dal Lugano. «Per Mike Sgarbossa c'è la rabbia di non poter dare una mano ai compagni stasera e la preoccupazione per le conseguenze dell’infortunio, per il club invece la difficoltà di dell'assenza di un ulteriore attaccante straniero, oltre a quelle di Rasmus Kupari e Brendan Perlini. Pur comprendendo le emozioni e, in determinate circostanze, la frustrazione del pubblico per quanto accade sul ghiaccio, l’Hockey club Lugano condanna fermamente il lancio di ogni oggetto in pista e si augura che comportamenti simili non si ripetano in futuro».