Scontata la squalifica, l'altoatesino rientra alle competizioni al Master 1000 di Roma. Ancora da numero 1 al mondo
Quattordici mesi dopo la positività a un anabolizzante, che ha portato a una sospensione di tre mesi, il numero 1 del mondo Jannik Sinner torna nel circuito Atp al Master 1000 di Roma (7-18 maggio). Ecco le date chiave del suo caso di doping.
Un mese e mezzo dopo aver vinto il suo primo titolo del Grande Slam agli Australian Open, il 10 e il 18 marzo 2024, Sinner (all'epoca numero 3 del mondo) consegna alle autorità antidoping due campioni di urina, secondo la cronologia del caso dettagliata dall'Agenzia internazionale per l'integrità del tennis (Itia). Il primo è stato fornito durante il Master 1000 di Indian Wells, il secondo fuori dalle competizioni, tra il torneo californiano e quello di Miami.
Il 28 marzo, un laboratorio riconosciuto dall'Agenzia mondiale antidoping (Ama) rileva tracce di clostebol, un anabolizzante, nel primo campione. La sostanza è rilevata anche nel secondo campione il 10 aprile.
Il 4 aprile, Sinner viene sospeso provvisoriamente a causa delle tracce di clostebol trovate nel primo campione di urina. L'italiano presenta ricorso lo stesso giorno, adducendo una contaminazione accidentale. La sospensione viene revocata il 5 aprile, consentendogli di partecipare al Master 1000 di Monte Carlo.
Le tracce di clostebol rilevate nel secondo campione valgono all'italiano una seconda sospensione provvisoria imposta il 17 aprile, subito contestata dal giocatore e revocata il 20 aprile. L'organo d'appello a cui Sinner si è rivolto ha ritenuto probabile che le indagini delle autorità antidoping concludessero che egli non avesse avuto alcuna "colpa" o "negligenza".
In conformità con le regole dell'Itia, i test positivi e le sospensioni provvisorie rimangono riservati in questa fase del procedimento.
Dopo diverse audizioni di Sinner (diventato numero 1 a giugno) e del suo entourage, il 20 agosto 2024 l'Itia pubblica un comunicato stampa in cui rivela i due test positivi al clostebol e conclude che Sinner non è stato "colpevole" o "negligente".
L'italiano si vede privato dei punti Atp e le vincite del Master 1000 di Indian Wells, ma evita un'ulteriore sospensione. Libero di giocare gli Ua Open, Sinner vince a New York all'inizio di settembre.
Il 28 settembre, l'Agenzia mondiale antidoping annuncia il ricorso alla Corte arbitrale dello sport (Cas) contro la decisione dell'Itia. L'Ama ritiene che "la constatazione di ‘assenza di colpa o negligenza’ non sia corretta alla luce delle norme applicabili", spiega in un comunicato stampa, in cui chiede "un periodo di sospensione da uno a due anni".
"Deluso e sorpreso", il numero 1 del mondo vince comunque il Master 1000 di Shanghai, il Master Atp e la Coppa Davis con l'Italia, prima di conquistare un terzo trofeo importante nel gennaio 2025 agli Australian Open.
Tre settimane dopo la vittoria a Melbourne, sabato 15 febbraio l'Ama annuncia di aver raggiunto un "accordo di risoluzione del caso" con Sinner, in base al quale sarebbe stato sospeso fino al 4 maggio. Come l'Itia, anche l'organismo di Montreal ritiene che l'italiano "non avesse alcuna intenzione di imbrogliare". Tuttavia, lo sospende per tre mesi, sostenendo che "un atleta è responsabile della negligenza di coloro che lo circondano".
Inoltre, l'Ama ritira il ricorso al Cas. Olivier Rabin, direttore scientifico e medico dell'Ama, tenta di giustificare questo dietrofront su Rmc alla fine di aprile. "Una disposizione del Codice Mondiale Antidoping stabilisce che quando la sanzione (inizialmente richiesta dall'Ama nel suo ricorso) è ritenuta troppo severa alla luce dei fatti provati, può essere ridotta", spiega Rabin.
"Non c'è stato alcun baratto con l'atleta stesso; ci sono stati circa 70 casi in cui questo articolo del Codice è stato applicato. Quindi il caso Sinner non è un caso speciale".
Grazie all'incostanza dei suoi inseguitori Alexander Zverev (2) e Carlos Alcaraz (3), Jannik Sinner rimane numero 1 al mondo. E torna alle competizioni sul suolo di casa, al Master 1000 di Roma, che finora non ha mai vinto.