Battuti rispettivamente Musetti (forfait) e Djokovic. È la prima finale in un torneo del Grande Slam fra i due
Una finale attesa, ma inedita: Carlos Alcaraz (Atp 1) e Jannik Sinner (2) s’incontreranno per la prima volta nella storia nell’ultimo atto di un torneo del Grande Slam, il Roland Garros. Un dato sorprendente, sicché i due ormai sono i grandi mattatori del circuito maggiore. Come dimostra il fatto che l’italiano ha messo la firma sull’Us Open 2024 e l’ultimo Australian Open, mentre l’iberico ha la possibilità di confermare il titolo conquistato l’anno scorso proprio nella capitale dell’Esagono. Nelle sfide dirette il 22enne si è imposto ben sette volte su undici. Il successo più recente risale alla finale del Masters 1000 di Roma, liquidata in appena due set. Era comunque la prima competizione dell’altoatesino in seguito alla squalifica di tre mesi per doping.
Il campione in carica in semifinale ha superato l’altro italiano Lorenzo Musetti (7), che si è tuttavia infortunato a una coscia dovendo abbandonare la contesa all’inizio del quarto set. E sì che il toscano aveva impattato molto bene la sfida, andando perfino a imporsi nella frazione inaugurale prima di arrendersi solo nell’appendice del tie-break in occasione della seconda. Come accennato, poi, il problema fisico non ha più consentito a Musetti di rispondere ai colpi dell’iberico, che ha dominato senza praticamente storia il terzo set e le battute iniziali del quarto, prima che appunto l’italiano gettasse la spugna. 4-6 7-6 (7/3) 6-0 2-0 i parziali a favore del 22enne.
Nell’atteso duello fra Sinner e Novak Djokovic (6), di quindici anni più esperto, il 23enne ha invece prevalso 6-4 7-5 7-6 (7/3). Il che significa che non ha – ancora – perso un set dall’inizio del torneo. Nella prima frazione l’italiano ha concesso solo le briciole all’ormai ex numero uno, che in seguito è sensibilmente cresciuto in termini di rendimento e colpi. I due hanno dato vita a un duello mozzafiato, finché Djokovic ha fatto ricorso al fisioterapista in ben due circostanze per curare il flessore dell’anca sinistra. Un medico ha dovuto addirittura somministrargli un antidolorifico. Ha comunque tenuto duro, come di consueto, nel terzo parziale guadagnandosi tre palle di set. Sinner è tuttavia stato troppo forte, tant’è che ha convertito il primo match point a disposizione trascorse 3 ore e 17 minuti. Djokovic, che si è inchinato per la quarta volta consecutiva al 23enne, dovrà quindi continuare a cullare il sogno di conquistare il suo 25esimo trionfo in un Major.
Entrambe già campionesse di un torneo del Grande Slam, Aryna Sabalenka e Coco Gauff s’incontrano invece domani pomeriggio nell’ultimo atto femminile: in palio c’è il titolo numero uno sulla terra battuta parigina. Uno scontro fra la testa di serie numero uno e due (come in campo maschile) che non capitava più dal 2018, quando la danese Caroline Wozniacki batté la rumena Simona Halep all’Open d’Australia.