Per il quarto anno di fila, a Wimbledon la ticinese non supera lo scoglio delle qualificazioni. ‘Ma già in allenamento le sensazioni non erano buone’
Per il quarto anno consecutivo, la ticinese Susan Bandecchi – 27 anni fra pochi giorni, numero 259 al mondo, 7 titoli Itf vinti in carriera – è stata sconfitta a Wimbledon al primo turno di qualificazioni e sempre in tre set. Quest’anno è capitato martedì, contro la serba Nina Stojanovic (172 Wta), coi parziali 6-3 6-7 (1/7) 6-2.
Purtroppo il sortilegio non si è ancora spezzato…
Sì, peccato, perché ci tenevo davvero tanto a superare il primo scoglio, ed ero certa di potercela fare, perché l’erba è una superficie che mi piace.
Cos’è andato storto?
La verità è che non mi sono preparata come avrei dovuto, ho fatto un po’ di ‘casino’ con la programmazione e non sono riuscita a disputare alcun torneo sull’erba prima di volare a Wimbledon, ho dovuto per forza giocarne uno sulla terra battuta. Lo scorso anno invece avevo avuto un approccio migliore, al torneo di Gaiba (125 sull’erba) ero giunta fino in semifinale, e come tappa di avvicinamento era stata ideale. Quest’anno purtroppo già nei giorni di allenamento a Wimbledon avevo sensazioni non troppo buone, ed era dunque difficile che ne trovassi poi di migliori in partita.
Un set comunque sei riuscita a vincerlo…
Ho avuto una grande reazione: ho perso il primo 6-1 e nel secondo ero sotto 5-1, eppure ho saputo girarlo e vincerlo poi al tie-break. Speravo che nella mia avversaria ciò potesse insinuare qualche dubbio, ma così non è stato. E anch’io, all’inizio del terzo, forse mi sono un po’ rilassata, se mi passi il termine. Davvero un peccato.
Ora come prosegue la tua estate?
Rispetto all’anno scorso, ho perso i punti di Gaiba, e dunque in classifica non sono abbastanza in alto per accedere alle qualificazioni degli Us Open. Ma potrei ancora farcela, dipenderà da come mi comporterò la prossima settimana al torneo di Roma e in quella successiva, quando giocherò in Francia o in Germania.
In autunno, invece, torna in campo la Nazionale: ci stai pensando?
Il selezionatore Heinz Günthardt mi ha già dato fiducia una volta, e credo che lo farà ancora, di certo ormai faccio parte del team. È però vero che ora, con Masarova di nuovo disponibile per la Nazionale, un posto verrà inevitabilmente a mancare, e quindi – al momento – sinceramente non mi do molte chance di giocare a metà novembre i playoff di Billie Jean King Cup, in Argentina, contro le padrone di casa e la Slovacchia. Comunque, mai dire mai.