Il Consiglio degli Stati sospende l'esame dell'iniziativa per un servizio civico, puntando su un controprogetto.
Invece di introdurre un servizio civico come richiesto da un'iniziativa popolare, la Svizzera potrebbe introdurre il modello dell'obbligo di prestare servizio di sicurezza anche per le donne come previsto da un rapporto governativo.
L'iniziativa per un servizio civico chiede a tutti i giovani di impegnarsi per la comunità e l'ambiente. L'impegno può essere assunto nell'esercito, nel servizio civile, nella protezione civile o in un altro servizio di milizia.
Il Consiglio nazionale ha già deciso di seguire la decisione del Consiglio federale respingendo l'iniziativa senza controprogetto. Chiamata a pronunciarsi sulla proposta di modifica costituzionale, la Commissione per la politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) ha deciso di sospendere l'esame del dossier poiché intenzionata ad elaborare un controprogetto diretto.
A tale scopo, spiega una nota odierna dei servizi parlamentari, la CPS-S ha incaricato l'amministrazione di elaborare una proposta per introdurre il modello di servizio obbligatorio nel settore della sicurezza che preveda anche l'estensione alle donne.
Secondo la maggioranza, queste misure mirano a garantire l'apporto di personale all'esercito e alla protezione civile e a soddisfare una richiesta importante dell'iniziativa popolare, ovvero estendere gli obblighi di servizio civico a una parte più ampia della società.
Una minoranza crede invece che il Consiglio federale debba prima esaminare a fondo le varie opzioni per lo sviluppo del sistema di servizio militare obbligatorio e, come previsto, decidere a favore di una di esse entro la fine del 2027.