Estensione dell'orario di lavoro e diritto all'irreperibilità tra le novità del progetto di legge
Le norme sulla durata del lavoro e del riposo vanno rese più flessibili per chi lavora da casa. È quanto pensa, con alcune eccezioni, il Consiglio federale del progetto di regolamentazione del telelavoro elaborato dalla Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio nazionale.
Il progetto di legge, frutto di un'iniziativa parlamentare del "senatore" Thierry Burkart (PLR/AG), prevede in particolare un'estensione concordata della durata massima del lavoro giornaliero da 14 a 17 ore e una riduzione del riposo giornaliero minimo da 11 a 9 ore. Per non più di sei domeniche all'anno, si dovrebbe inoltre poter lavorare al massimo cinque ore senza autorizzazione, e compensare il lavoro domenicale con un supplemento salariale del 50%.
Stando al progetto, criticato da PS e Verdi che denunciano una liberalizzazione con conseguenze sulla salute psichica dei dipendenti, a partire dai 18 anni tutti i dipendenti dovrebbero poter svolgere il proprio lavoro al di fuori del contesto aziendale se lo hanno concordato per iscritto col datore di lavoro. Il diritto all'irreperibilità durante il periodo di riposo giornaliero e la domenica, che già oggi si applica implicitamente, andrebbe esplicitamente definito nella legge sul lavoro.
Stando a una nota odierna, il Consiglio federale propone che il campo di applicazione della legge venga ristretto ai lavoratori che sono in grado di organizzare liberamente il proprio orario di lavoro. Solo chi ha questa flessibilità può beneficiare dell'obiettivo del progetto, ossia ottimizzare l'equilibrio tra vita professionale, famiglia e vita privata, invocato anche dalla commissione.
Inoltre, il governo chiede di rinunciare al requisito della forma scritta per la convenzione tra datore di lavoro e lavoratore poiché non apporta un valore aggiunto e rappresenta un onere amministrativo per le aziende. Il diritto all'irreperibilità non dovrebbe valere solo per i telelavoratori, ma per tutti i dipendenti.
Il Consiglio federale vorrebbe anche modificare il Codice delle obbligazioni (CO) puntando a una revisione complessiva e coerente. In linea con le modifiche nella legge sul lavoro, bisognerebbe definire il termine "telelavoro" anche nel CO. Oltre a ciò, occorre elencare i punti da concordare tra datore di lavoro e dipendente. Infine, anche il diritto all'irreperibilità dovrebbe essere sancito nel CO.