Il Consiglio degli Stati accoglie la revisione della legge sulle prestazioni complementari all'AVS/AI
Anziani bisognosi di cure e disabili potranno restare più a lungo al proprio domicilio. Il Consiglio degli Stati ha accolto oggi tacitamente - appianando l'ultima divergenza rimasta con il Nazionale - la revisione della legge federale sulle prestazioni complementari all'AVS/AI proposta dall'Esecutivo.
Il progetto di legge prevede la creazione di nuove prestazioni di assistenza a domicilio, tra cui un sistema di chiamate d'emergenza, aiuto nell'economia domestica, nonché un servizio per i pasti e i trasporti. Ciò garantirà, da una parte, l'alleggerimento del carico degli istituti di cura e delle case anziani e, dall'altra, una maggiore indipendenza degli anziani e dei beneficiari di prestazioni complementari all'assicurazione invalidità.
Per queste prestazioni saranno versati anticipatamente importi forfettari. È inoltre previsto di aumentare a 500 franchi al mese il supplemento per l'affitto di una stanza in caso di assistenza notturna.
Il Consiglio federale stima che circa 31'900 persone in età pensionabile potrebbero beneficiare di queste prestazioni. Ad esse potrebbero aggiungersene circa altre 30'000 che percepiscono una rendita AI.
La riforma permette inoltre di lasciare ai Cantoni una maggiore libertà nella fissazione degli importi, purché la loro somma non sia inferiore a 11'160 franchi all'anno. Il diritto al rimborso sarà concesso in proporzione qualora la persona beneficiaria viva in parte in una struttura per le cure e in parte al proprio domicilio. In funzione di tale proporzione spetterà al Consiglio federale disciplinarne i dettagli.
I Cantoni hanno criticato la volontà dell'Esecutivo già durante la consultazione. Attualmente le autorità cantonali si vedono impegnate nell'assistenza domiciliare e nella cura a domicilio in maniera ineguale. Il Consiglio federale ha stimato che i costi aggiuntivi per i Cantoni nel 2030 si aggireranno tra 340 e 730 milioni di franchi. D'altra parte, gli stessi potranno risparmiare all'incirca 280 milioni, poiché un numero più esiguo di persone dovrà fare affidamento ad un ricovero stazionario.
Il dossier è ora pronto per le votazioni finali.