Aumento del 3% rispetto al 2021, con il settore privato che guida gli investimenti
Nel 2023 la Svizzera ha investito quasi 26 miliardi di franchi per la ricerca e lo sviluppo. Stando alle cifre diffuse oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST), si tratta di un aumento annuo medio del 3% rispetto al 2021, anno dell'ultima indagine.
Nel periodo in rassegna le attività di ricerca e sviluppo hanno costituito il 3,2% del prodotto interno lordo. Nel confronto internazionale, la Confederazione si colloca al 9° posto tra i Paesi a più alta intensità di ricerca e sviluppo, scrive l'UST. La Svizzera è dunque retrocessa nella graduatoria a seguito di una serie di revisioni dei dati sia a livello nazionale che internazionale, viene precisato.
La maggior parte dei finanziamenti sono giunti dal settore delle imprese private, che hanno investito complessivamente 18 miliardi di franchi, pari al 69% del totale della spesa. Seguono le università, con una quota del 28% pari a circa 7,4 miliardi. La Confederazione e le istituzioni senza scopo di lucro hanno dal conto loro contribuito agli investimenti con una quota di circa il 2%.
La principale voce di spesa è legata ai costi del personale, che nel 2023 hanno rappresentato, con 17 miliardi, due terzi del totale. Nell'anno in rassegna sono state quasi 150'000 le persone che hanno lavorato nel settore della ricerca e lo sviluppo. Si tratta di poco meno di 10'000 impiegati in più rispetto al 2021 e di un incremento medio annuo del 3%. Stando all'UST in questo ambito la quota femminile si è attestata al 36%, rimasta stabile negli ultimi anni.