Nessun controprogetto proposto, la misura rischia di compromettere benessere e relazioni internazionali
L'iniziativa popolare dell'UDC "No a una Svizzera da 10 milioni!" va sottoposta a popolo e cantoni con raccomandazione di respingerla. Lo chiede la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N), che ha anche deciso di non affiancarle alcun controprogetto.
La decisione di respingerla, indicano i Servizi del Parlamento in una nota, è stata presa con 16 voti contro 9. Quella di non entrare in materia su un controprogetto diretto è giunta con 19 voti contro 6.
Nella nota, la Commissione riconosce che la proposta democentrista "tematizza una sfida reale, vale a dire l'evoluzione demografica della Svizzera: la popolazione cresce, diventa tuttavia sempre più anziana, mentre diminuisce la percentuale della popolazione attiva". Tuttavia, per garantire un'evoluzione sostenibile a livello demografico la definizione di un limite massimo per la popolazione totale non rappresenta uno strumento adatto, afferma la CIP-N.
In futuro sarà infatti necessaria forza lavoro per poter fornire i servizi di base, ad esempio nell'assistenza delle persone anziane oppure negli ospedali. "Questo risulterebbe impossibile senza l'immigrazione", sostiene la Commissione.
L'iniziativa metterebbe anche seriamente a rischio il benessere e le relazioni internazionali della Svizzera. Se fosse accettata sarebbe infatti necessario disdire gli accordi di libera circolazione delle persone. A causa della cosiddetta "clausola ghigliottina", anche gli altri accordi bilaterali con l'UE verrebbero annullati.
La Commissione è anche scettica concernente l'eventuale controprogetto diretto, che andrebbe elaborato per non compromettere l'accordo sulla libera circolazione. "Non presenta alcun valore aggiunto, poiché riprende il limite massimo inattuabile dell'iniziativa, senza tuttavia proporre misure incisive", sostiene la CIP-N. La controproposta sarebbe inoltre una "manovra politica puramente simbolica", visto che non porterebbe né al ritiro dell'iniziativa, né al suo rifiuto in votazione.
L'iniziativa popolare "No a una Svizzera da 10 milioni! (Iniziativa per la sostenibilità)", questo il suo nome completo, sarà esaminata dal Consiglio nazionale durante la prossima sessione, in settembre. In marzo, nel licenziare il messaggio a destinazione del Parlamento, anche il Consiglio federale ne aveva chiesto la bocciatura senza controprogetto.