Oltre 250 persone chiedono un accordo vincolante per responsabilizzare chi inquina e proteggere il pianeta
Circa 250 persone hanno manifestato oggi a Ginevra affinché si giunga a un accordo globale vincolante sulla plastica. I presenti auspicano l'adozione di un testo ambizioso che responsabilizzi chi inquina allo scopo di proteggere le persone e il pianeta.
Gli organizzatori della manifestazione, tenutasi alla vigilia dell'inizio del quinto ciclo di negoziati per un'intesa globale sulla plastica, sono Greenpeace Svizzera, il movimento Break Free from Plastic, la Gallifrey Foundation e una coalizione di gruppi impegnati nella tutela dell'ambiente e della giustizia sociale.
Ai negoziati parteciperanno i delegati di circa 170 paesi. La Svizzera sarà rappresentata dal consigliere federale Albert Rösti e dalla direttrice dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) Katrin Schneeberger. Obiettivo principale: convincere gli stati produttori di petrolio che stanno bloccando le trattative.
L'inquinamento da plastica rappresenta una crisi ambientale urgente, con una produzione globale che potrebbe raddoppiare entro il 2040 senza interventi. Non esistono ancora norme internazionali vincolanti, e i negoziati, avviati nel 2022 dall'Assemblea delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEA), mirano a creare regole condivise.
La delegazione elvetica guidata da Rösti presenterà misure per ridurre la produzione di plastica, eliminare gradualmente i prodotti problematici e garantire un accordo attuabile, anche per i Paesi con risorse limitate, attraverso il sostegno finanziario, si legge in una nota diffusa oggi dal Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC).
La Svizzera proporrà anche Ginevra come sede del segretariato dell'accordo rafforzando il suo ruolo nel multilateralismo. La sua concorrente diretta è Nairobi (Kenya), dove si era tenuto il terzo ciclo di negoziati.