Svizzera

Allarme PFAS in Svizzera minaccia ambientale di lunga durata

I ricercatori avvertono: decenni per ridurre l'inquinamento da sostanze chimiche permanenti

8 settembre 2025
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Ridurre l'inquinamento causato dai PFAS - sostanze chimiche cosiddette "permanenti" - richiederà anni o addirittura decenni: ci vorrà un grande impegno e una stretta collaborazione tra politica, economia, scienza e tanti altri attori. A lanciare l'allarme è un team di ricercatori dell'Accademia svizzera delle scienze naturali (SCNAT).

Ci sono migliaia di composti chimici che rientrano nella categoria delle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS): essi sono usati nell'industria fin dagli anni '40. Le loro proprietà impermeabili, antiaderenti e ignifughe fanno sì che si trovino in tanti prodotti, imballaggi, padelle, tessuti e rivestimenti.

Questi composti sono considerati "sostanze chimiche permanenti" perché non si degradano facilmente, si accumulano nell'ambiente e negli organismi. I PFAS sono caratterizzati da una grande stabilità grazie alla presenza di almeno un legame tra un atomo di carbonio e un atomo di fluoro. Questo vantaggio li rende tuttavia pericolosi: essi possono persistere per secoli nell'ambiente e accumularsi negli ecosistemi, osservano i ricercatori della SCNAT.

Nessuna regione della Svizzera è risparmiata da "questi agenti inquinanti eterni". Essi si depositano anche nei luoghi più remoti, trasportati dall'aria o dall'acqua. Sono inoltre molto diffusi nelle acque sotterranee. Si trovano nella fauna, nella flora e inevitabilmente nel corpo umano.

Il problema è che molti PFAS sono sospettati di avere effetti deleteri sulla salute, in particolare se l'esposizione a queste sostanze persiste nel tempo.

Concentrazioni in aumento

Alcuni composti, anche in piccole quantità, possono essere pericolosi, perché rimangono per anni nel corpo. Nonostante questo, i PFAS continuano ad essere prodotti e usati dall'industria, perché a volte sono difficili da sostituire. Negli ultimi anni, le loro concentrazioni nell'ambiente sono aumentate.

Per la SCNAT, ridurre l'inquinamento causato dai PFAS in modo efficace e compatibile con l'economia sarà un lavoro di lungo respiro. Sarà necessario investire per trovare alternative valide e nel contempo sicure.

Per quanto riguarda i siti contaminati, il problema è che il loro risanamento richiede mezzi importanti e un grande dispendio di energia. Ad oggi, non esiste alcun metodo commercializzabile di risanamento del suolo che consenta di preservare sia il suolo che la sua fertilità, indica la SCNAT. Anche in questo caso sarà necessario trovare delle alternative.