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Un ‘chiaro segnale’ a favore dei bambini

Non solo energie rinnovabili (vedi a fianco), riconoscimento dello Stato di Palestina (pagina 2) e frequenze Fm (pagina 19): nel secondo giorno della sessione autunnale, alle Camere federali si è discusso di numerosi altri temi. Ecco in sintesi le principali decisioni:

Educazione non violenta Sberle, sculacciate, minacce e umiliazioni non dovrebbero più far parte dell’armamentario educativo dei genitori. È quanto pensa il Consiglio degli Stati che, dopo il Nazionale nel maggio scorso, ha approvato una modifica del Codice civile in tal senso per 33 voti a 4 e 7 astensioni. Il dossier è pronto per le votazioni finali. Concretamente, il progetto governativo, che realizza una mozione accolta dal Parlamento, prevede all’articolo 302 che i genitori debbano educare il figlio “senza ricorrere alla violenza, segnatamente senza punizioni corporali né maltrattamenti degradanti”. Inoltre, in caso di difficoltà educative, i genitori possono rivolgersi “insieme o separatamente”, a consultori istituiti dai Cantoni. Con questa aggiunta al Codice civile, ha affermato per la commissione, Heidi Z’Graggen (Centro/Ur), si tratta di lanciare un chiaro segnale affinché venga bandita dall’educazione dei bambini ogni forma di violenza – già punita dal Codice penale –, fenomeno quest’ultimo che può compromettere il loro sviluppo futuro. Nei Paesi che hanno adottato legislazioni simili, come la Svezia, il fenomeno della violenza in famiglia è calato sensibilmente nel corso degli anni.

Agricoltura e Pfas Il Nazionale ha approvato la versione modificata di una mozione dalla Commissione dell’ambiente degli Stati (Capte-S) con la quale si intende sostenere quei contadini i cui prodotti contengono livelli eccessivamente elevati di sostanze per- e polifluoroalchiliche (Pfas) – sostanze chimiche cosiddette ‘eterne’ – di largo impiego nell’industria. In futuro, nel definire i valori limite in agricoltura dei Pfas si dovrebbero considerare, oltre ai rischi per la salute e l’ambiente, anche le conseguenze economiche. La Camera del popolo ha pure affrontato altre sette mozioni sul tema presentate dai vari schieramenti politici. Sebbene il Governo proponesse di bocciarle tutte, quattro – provenienti dal campo borghese – sono state accolte dal plenum. Il Consiglio degli Stati dovrà ora pronunciarsi a sua volta su questi atti parlamentari.

Posta Il Nazionale ha approvato (151 voti contro 33 e 11 astenuti) una mozione che chiede di mantenere la distribuzione capillare della posta in ogni casa abitata tutto l’anno. La Camera del popolo vuole così salvare la distribuzione postale a domicilio. Gli Stati devono ancora esprimersi. La revisione in corso dell’ordinanza sulla posta ha sollevato numerose critiche. Stando al progetto, la distribuzione deve essere limitata alle zone con almeno cinque case per ettaro o a un tempo massimo di distribuzione di due minuti.

Migrazione e asilo Il Consiglio degli Stati ha stabilito che la Svizzera dovrebbe partecipare in linea di massima al meccanismo di solidarietà dell’Ue per la ripartizione dei migranti, ma a determinate condizioni, ossia che gli Stati di Dublino riammettano i propri migranti che hanno inoltrato una prima domanda di asilo sul loro territorio. Il dossier ritorna al Nazionale per le divergenze.

Politica di trasferimento I circa 50 milioni di franchi stanziati per l’autostrada viaggiante (detta ‘Rola’), servizio che cesserà a fine anno, vanno dirottati per promuovere il trasferimento del traffico merci transalpino su rotaia negli anni 2026-2030. Lo ha deciso il Nazionale approvando, con 123 voti contro 70 (2 gli astenuti), una mozione della sua Commissione dei trasporti. La decisione di sospendere la Rola, che riverserà 70mila camion supplementari sulle strade, giunge nel momento in cui il trasferimento di merci dalla strada alla rotaia è stagnante, ha ricordato Alex Farinelli (Plr) a nome della commissione. Per il ticinese c’è il concreto rischio di superare nuovamente il milione di transiti entro il 2026, una prospettiva incompatibile con il mandato costituzionale di trasferimento del traffico. La proposta, ha detto, permetterà di sospendere la riduzione graduale del sostegno al traffico combinato non accompagnato “rafforzando così un pilastro fondamentale della nostra politica di trasferimento”. La mozione passa ora agli Stati. ATS/RED