Svizzera

Riprendono i lavori alle Camere federali sul finanziamento della 13esima mensilità AVS

Discussioni accese su IVA e prelievi salariali. In agenda anche adozioni internazionali e lavoro ridotto

10 settembre 2025
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Riprendono stamane i lavori alle Camere federali, col Consiglio nazionale che siederà anche nel pomeriggio (fino alle 19.00). Tema centrale alla Camera del popolo è il finanziamento della 13esima mensilità AVS.

I dibattiti su quest'ultimo dossier si prevedono tesi e l'esito resta incerto. I costi supplementari per l'AVS sono stimati a quasi 4,2 miliardi di franchi nel 2026.

Per finanziare le spese, il Consiglio federale punta su un aumento dell'IVA di 0,7 punti percentuali. Il Consiglio degli Stati ha invece optato per un finanziamento misto tra IVA e prelievi salariali. La competente commissione della Camera del popolo chiede sostanzialmente al plenum di allinearsi alle proposte del Governo, ma la decisione è stata presa con un solo voto di scarto.

Fra gli altri oggetti all'ordine del giorno spicca la riforma del Codice penale (riforma della pena detentiva a vita), due mozioni riguardanti il teppismo da stadio, e un'altra mozione che chiede al Consiglio federale di rinunciare al divieto di adozione internazionale.

Adozioni internazionali

Il 29 gennaio scorso, l'esecutivo ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia di elaborare un progetto preliminare di legge volto a sancire il divieto di adozione all'estero. Una decisione, quest'ultima, che ha suscitato molte resistenze, specie da parte di associazioni attive in quest'ambito, come anche da parte di genitori adottivi.

La commissione preparatoria ha quindi deciso di inoltrare una mozione con cui chiede al Governo di rivedere la propria decisione, presentando invece una modifica del quadro giuridico per estendere i meccanismi di controllo e ridurre così il rischio di abusi. Secondo la commissione, un divieto tout court stigmatizzerebbe le persone adottate e le loro famiglie.

Lavoro ridotto

Fra gli argomenti principali in agenda alle Camera dei Cantoni spicca l'iniziativa parlamentare che mira ad estendere la durata massima per lavoro ridotto, un tema diventato tra l'altro di bruciante attualità dopo la decisione dell'amministrazione Usa di imporre dazi del 39% - con eccezioni - sulle merci importate dalla Svizzera.

Con questo disegno di legge la commissione competente intendeva soprattutto sostenere le aziende dell'industria tecnologica e i loro fornitori, che a causa della difficile situazione congiunturale hanno già introdotto il lavoro ridotto. Alcune di esse raggiungeranno presto l'attuale durata massima d'indennizzo e risentono dell'incertezza dei mercati globali, fatto che mette a repentaglio numerosi posti di lavoro.

Con l'adozione delle tariffe statunitensi, la necessità di agire si è fatta impellente. L'adozione da parte del plenum dell'iniziativa è scontata. Se il dossier potrà essere esaminato anche dal Nazionale durante questa sessione, la riforma potrebbe entrare in vigore già entro la fine di settembre.