Svizzera

Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,42%

18 settembre 2025
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Dopo quattro sedute negative consecutive la borsa svizzera torna a chiudere in rialzo,: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'049,13 punti, in progressione dello 0,42% rispetto a ieri e nuovamente ad di sopra della soglia dei 12'000 punti.

Come preventivato dagli esperti, ieri la Federal Reserve americana ha abbassato i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, portandoli fra il 4% e il 4,25%, un livello che rimane comunque ancora molto più alto di quanto auspicato dal presidente Donald Trump. Si è trattato del primo taglio dell'anno in corso e ne sono stati ventilati altri due.

L'istituto continua però a procedere con cautela e stando agli analisti appare intenzionato a non passare in modalità pilota automatico nel suo allentamento monetario. Il comitato che decide i tassi è apparso peraltro anche più compatto di quanto si temesse in precedenza: la Fed non intende lasciarsi quindi influenzare dalle pressioni politiche, commentano gli specialisti.

Sul fronte interno i riflettori erano puntati su Roche (+0,42% a 261,50 franchi), che per 3,5 miliardi di dollari rileva la società biofarmaceutica americana 89bio, un'operazione volta a entrare nel fiorente mercato dei trattamenti per pazienti affetti da obesità e malattie correlate. Ben orientati si sono rivelati gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,12% a 96,70 franchi) e Nestlé (+0,53% a 71,88 franchi).

Richemont (+1,42% a 150,30 franchi) non ha sfigurato nel giorno della pubblicazione degli ultimi dati sull'export orologiero elvetico. Fra gli altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura va segnalata la volatilità di Amrize (-3,92% a 41,22 franchi), mentre maggiori soddisfazioni hanno dato ABB (+1,16% a 55,86 franchi), Geberit (invariata a 585,00 franchi), Holcim (+0,66% a 68,58 franchi), Kühne+Nagel (+1,56% a 169,50 franchi) e Sika (+0,61% a 182,60 franchi).

In ambito finanziario UBS (+0,52% a 32,83 franchi) ha convinto meno di Partners Group (+1,33% a 1102,50 franchi). Tutti con il segno più hanno terminato anche gli assicurativi Swiss Re (+0,54% a 139,65 franchi), Zurich (+0,61% a 560,40 franchi) e Swiss Life (+0,07% a 821,40 franchi).

Nel mercato allargato si è messa in mostra VAT (+9,36% a 341,10 franchi), che ha beneficiato del buon momento per i valori tecnologici. È invece crollata SIG (-24,36% a 9,50 franchi), che ha annunciato un programma di trasformazione e ha abbassato gli obiettivi per il 2025, facendo anche sapere che per l'esercizio in corso non verrà versato alcun dividendo. Barry Callebaut (-3,06% a 1076,00 franchi) ha subito l'impatto di un giudizio di Deutsche Bank.