Svizzera

CN: fetta più grande del canone per i media privati

23 settembre 2025
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I media privati dovrebbero ricevere una quota maggiore del canone radio-tivù, ossia il 6-8% invece del 4-6% attuale. Inoltre, vanno potenziate le misure generali di sostegno ai media elettronici per una migliore copertura regionale. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale, approvando due progetti legislativi già accolti dagli Stati lo scorso mese di giugno.

Le due revisioni della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) prendono origine da altrettante iniziative parlamentari. "Si è deciso di trattarle separatamente in quanto l'una o l'altra potrebbe essere oggetto di referendum, danneggiandosi a vicenda", ha spiegato a nome della commissione Damien Cottier (PLR/NE).

L'iniziativa dell'ex "senatore" Philippe Bauer (PLR/NE) vuole che le emittenti radiofoniche e televisive locali siano sostenute con un aumento della quota di ripartizione del canone. Secondo l'autore, si tratta di un importante passo per rafforzare la pluralità mediatica, senza dover adeguare l'importo di questo balzello.

L'altra, presentata dalla "senatrice" Isabelle Chassot (Centro/FR), vuole garantire un sostegno ai media elettronici, all'autoregolamentazione del settore, in particolare al Consiglio svizzero della stampa, e a istituti indipendenti che propongono in modo continuativo formazioni e formazioni continue destinate a chi opera nelle redazioni. Inoltre, intende sostenere agenzie di stampa e agenzie di produzione di contenuti audiovisivi che rivestono importanza nazionale e garantiscono un'offerta equivalente in tedesco, francese e italiano.