Elogi al multilateralismo e firma di una dichiarazione per rafforzare la cooperazione nella mediazione; intese su commercio, istruzione e cultura
La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha ricevuto oggi pomeriggio a Berna il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. Entrambi i leader hanno elogiato il rispettivo impegno comune per il multilateralismo e la risoluzione dei conflitti attraverso il dialogo.
La storia dimostra che ci sono stati anche "periodi bui" nelle relazioni tra i due Paesi, ha affermato Keller-Sutter da Palazzo federale, alludendo agli anni dell'apartheid. Ha quindi espresso la sua soddisfazione per i rapporti odierni, diversificati e vivaci.
Il Sudafrica è attualmente la destinazione più importante per gli investimenti diretti svizzeri in Africa, ha sottolineato la consigliera federale, evidenziando tra l'altro le somiglianze fra i due Paesi, entrambi multiculturali e multilingue. "Questo ci ha insegnato l'importanza del compromesso", ha commentato.
Grazie alla sua storia, il Sudafrica è ben posizionato per sostenere altri Stati nella ricerca di soluzioni pacifiche ai conflitti. La sangallese ha poi annunciato che Berna e Pretoria intendono rafforzare la loro cooperazione nell'ambito della mediazione, con i due ministeri degli Esteri che firmeranno una dichiarazione in tal senso. Ulteriori intese saranno strette in settori quali il commercio, l'istruzione e la cultura.
La trasferta di Ramaphosa è la prima visita di Stato di un presidente sudafricano nella Confederazione. Il 72enne ha esplicitamente riconosciuto il contributo degli oppositori elvetici all'apartheid: la loro solidarietà ha gettato i semi dell'amicizia che esiste oggi, ha detto. Il presidente ha pure lodato l'impegno della Svizzera per la pace e il diritto internazionale.