Svizzera

Incontro tra imprenditori svizzeri e Trump sui dazi

Discussioni avviate per affrontare le conseguenze delle tariffe USA sulle aziende svizzere.

5 novembre 2025
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Un gruppo di rappresentanti di aziende private svizzere ha incontrato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per discutere delle questioni legate ai dazi doganali. L'incontro, richiesto dagli imprenditori stessi, mirava a evidenziare le ripercussioni delle tariffe aggiuntive imposte dagli Stati Uniti sulle loro attività. A seguito dell'incontro, Trump ha dichiarato che il suo rappresentante al Commercio, Jamieson Greer, continuerà le discussioni con il governo svizzero.

Secondo un portavoce del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR), la richiesta di incontro è partita dagli imprenditori, che volevano sottolineare l'impatto negativo delle nuove tariffe sulle loro aziende. La Segreteria di Stato dell'economia (Seco) ha collaborato alla preparazione dell'incontro, sebbene la responsabilità dei negoziati doganali spetti al Consiglio federale. Il ministro dell'economia Guy Parmelin mantiene contatti con le autorità statunitensi, incluso Greer.

Il DEFR non ha divulgato i nomi delle aziende partecipanti, lasciando a loro la decisione di comunicare o meno la loro presenza. Tuttavia, i giornali del gruppo Tamedia hanno riportato la partecipazione di alti rappresentanti di Rolex, Richemont, Mercuria e Partners Group di Zugo.

Secondo Reuters, queste aziende avrebbero proposto di investire oltre 6 miliardi di dollari nel settore energetico statunitense, ma nessuna ha rilasciato dichiarazioni a Keystone-ATS. Economiesuisse ha confermato di essere coinvolta nelle discussioni tra il DEFR e il settore privato, senza fornire ulteriori dettagli.

Trump ha espresso soddisfazione per l'incontro, definendosi "molto onorato" e ringraziando i partecipanti per il "buon lavoro svolto". Ha inoltre confermato l'intenzione di proseguire i colloqui con il governo svizzero tramite Greer.

La Svizzera è particolarmente colpita dalla politica commerciale protezionistica di Trump. Ad agosto, il presidente ha annunciato dazi punitivi del 39% su numerosi prodotti svizzeri, tra i più alti imposti dagli USA. Queste misure hanno gravi conseguenze per l'economia svizzera, colpendo settori come l'orologeria, la meccanica e l'alimentare, mentre il settore farmaceutico teme ulteriori aumenti.