Svizzera

Bambini ucraini deportati, commissione chiede alla Svizzera di aderire alla Coalizione internazionale

La Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati approva la mozione per il rimpatrio; il Consiglio federale preferisce un ruolo di osservatrice

7 novembre 2025
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Il Consiglio federale deve agire per il rimpatrio dei bambini ucraini deportati dalla Russia. La Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S) ha approvato una mozione del Nazionale che chiede la partecipazione della Svizzera alla Coalizione internazionale costituitasi nel 2024 con questo obiettivo.

Quest'ultima coordina gli sforzi degli Stati firmatari basandosi sulla condivisione di informazioni e sulla creazione di statistiche affidabili. Mira inoltre a sincronizzare e mettere in comune le diverse capacità, competenze e risorse finanziarie. Cerca infine di rafforzare la sensibilizzazione all'interno delle istituzioni internazionali.

L'autore della mozione, il consigliere nazionale Nicolas Walder (Verdi/GE) - da poco eletto consigliere di Stato a Ginevra - plaude all'impegno attuale della Svizzera, ma ritiene che non sia sufficiente. Anche la CPE-S la pensa allo stesso modo e sostiene la sua proposta, con 5 voti a 2 e 3 astensioni.

Secondo la maggioranza, la presenza della Svizzera al fianco dei Paesi che condividono le sue stesse priorità a questo proposito costituirebbe un segnale politico forte e importante. La minoranza ritiene invece che Berna sia già attiva in questo ambito.

Anche il Consiglio federale è contrario. La Confederazione predilige il ruolo di osservatrice e si concentra sul lavoro operativo. L'esecutivo non ritiene quindi necessario aderire alla Coalizione, ha detto il ministro degli esteri Ignazio Cassis nel dibattito al Nazionale.