Svizzera

Consiglio federale proroga fino a marzo 2030 le sanzioni contro la Russia

Misure basate sul diritto di necessità estese; avviata la consultazione per una base giuridica ordinaria senza cambiamenti materiali alle sanzioni

19 novembre 2025
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Le disposizioni dell'ordinanza che regge le sanzioni contro la Russia, che attualmente si basano sul diritto di necessità, vanno prorogate fino a inizio marzo 2030. Lo ha stabilito oggi il Consiglio federale, che ha anche avviato la procedura di consultazione per l'emanazione di una base giuridica ordinaria per queste regole.

Il progetto di legge intende garantire la neutralità della Svizzera nel conflitto armato tra la Russia e l'Ucraina, precisa una nota governativa odierna.

Il 28 febbraio 2022 l'esecutivo aveva deciso di aderire alle sanzioni imposte dall'UE nei confronti della Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina. Basandosi sulla legge sugli embarghi, nella primavera del 2022 il Consiglio federale aveva adottato divieti di esportazione e di vendita per varie categorie di beni, tra cui il materiale d'armamento, i beni utilizzabili a fini civili e militari e i beni per il rafforzamento militare e tecnologico.

In applicazione dell'articolo 184, capoverso 3, della Costituzione federale (il Consiglio federale, a tutela degli interessi del Paese, può emanare ordinanze e decisioni; la validità delle ordinanze deve essere limitata nel tempo), il governo ha in parte esteso all'Ucraina le restrizioni in ambito militare, ad esempio vietando la consegna di armi a questo Paese e subordinando all'obbligo di autorizzazione l'esportazione in Ucraina di beni per il rafforzamento militare e tecnologico. In questo modo ha adottato le sanzioni comunitarie tenendo conto degli obblighi di neutralità.

Il periodo di validità delle misure che si basano sulla Costituzione è limitato a un massimo di quattro anni e può essere prorogato una sola volta, sottolinea il comunicato. Per rispettare gli obblighi di neutralità, il Consiglio federale ha ora prorogato queste misure fino a inizio marzo 2030.

Al tempo stesso ha deciso di avviare la procedura di consultazione per una base legale che sostituisca quella attuale, fondata sul diritto di necessità. Si tratta di un atto puramente giuridico, che non ha alcun impatto materiale sulle sanzioni in vigore.