Svizzera

COP30: Bilancio contrastante per la Svizzera

L'ambasciatore Wertli parla di piccoli passi e successi parziali

23 novembre 2025
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L'ambasciatore svizzero per l'ambiente, Felix Wertli, ha offerto un bilancio contrastante del vertice mondiale sul clima, COP30, tenutosi a Belém, in Brasile. In un'intervista con Keystone-ATS, Wertli ha espresso il desiderio della Svizzera di vedere misure più ambiziose, ma ha riconosciuto che sono stati comunque ottenuti alcuni successi.

"È stata una conferenza dei piccoli passi", ha dichiarato Wertli, riferendosi alla conclusione della conferenza delle Nazioni Unite sul clima, che si è protratta per quasi 20 ore oltre il previsto. Nonostante la mancanza di un impegno vincolante per l'abbandono di petrolio, carbone e gas, il Brasile ha annunciato una tabella di marcia volontaria in tal senso.

Wertli ha commentato che, sebbene la risposta sia meno concreta di quanto sperato, rappresenta comunque un passo avanti. Le decisioni della COP30 richiedono l'unanimità, e Paesi esportatori di petrolio come l'Arabia Saudita si sono opposti a un impegno formale per l'abbandono dei combustibili fossili, con la Cina che ha mostrato resistenza a seguire il movimento.

Progressi significativi sono stati fatti nel campo dell'adattamento climatico, con i Paesi in via di sviluppo che si sono impegnati a triplicare il loro sostegno finanziario per affrontare le conseguenze del riscaldamento globale entro il 2035. Wertli ha sottolineato come un successo il fatto che rappresentanti di quasi 200 Paesi abbiano partecipato ai negoziati nonostante le tensioni geopolitiche.

Durante la conferenza, la Svizzera ha firmato nuovi accordi sul clima con lo Zambia e la Mongolia, come annunciato dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). Questi accordi, in linea con l'Accordo di Parigi, permettono alla Svizzera di ridurre le proprie emissioni attraverso progetti climatici all'estero, contabilizzando le riduzioni di CO2 nei propri obiettivi climatici.

Dal 2020, la Svizzera ha siglato accordi simili con diversi Paesi, tra cui Perù, Ghana, Senegal, e molti altri, ampliando così la sua rete di collaborazioni internazionali per il clima.