Giovedì al Bagno pubblico di Ascona una giornata di concerti dal vivo che nasce da una produzione discografica di Enrico Varriano, in arte Erry
- Giovedì al Bagno pubblico musica live dalle 15 alle 22.30
- Protagonista la musica folk, declinata in diverse maniere
Immaginiamoci un vinile, con la sua perfezione, il suo stile, il suo odore. E poi la puntina del giradischi che si abbassa e lo va ad accarezzare, regalandoci non solo un suono, ma una sensazione composita, fatta un po’ di nostalgia, ma anche di rispetto, e costruita sull’esperienza che ognuno di noi, a modo suo, ha potuto maturare nel tempo.
Ecco, tutto questo c’è dentro, ed è l’essenza, della produzione discografica ideata da Enrico Varriano, in arte Erry (di Erry & Kenzo), che proprio dentro un vinile intende mettere non solo 11 pezzi inediti, realizzati da 11 band locali (più la sua) con cui condivide “vibes” e ambiente musicale, ma anche proprio un sentimento comune di unità, condivisione e persino visione della vita, se vogliamo esagerare. Anche se in realtà di esagerazione non si tratta, perché «in tempi come questi, dove siamo bombardati da notizie per lo più negative, credo che al musicista si possa chiedere di darci dentro nel suo, sperando che la musica porti un po’ di benessere». Quello di Erry è anche un riferimento indiretto alla sua etichetta discografica, la Eliffant, alle Gerre di Sotto, che si traduce in uno studio di registrazione situato sotto casa, il che crea «un ambiente familiare, intimo, dove si può lavorare bene giostrandosi, nel contempo, con gli impegni extraprofessionali».
A cavallo fra queste due dimensioni – familiare, nel senso di persone vicine, e professionale – possiamo situare l’iniziativa del vinile condiviso e compartecipato: «L’idea è nata parlando con alcuni amici: far qualcosa per mettere in luce uno spirito, una comunione d’intenti che sentiamo di avere come musicisti. Così sono partito, offrendo a musicisti che conosco, e con i quali ho già lavorato, la possibilità di produrre un pezzo ciascuno da inserire appunto nel vinile». La “raccomandazione” di Erry è stata semplice: «Ho chiesto a tutti di propormi qualcosa di particolare, di significativo, che possa lasciare un segno; quindi non pezzi qualunque. Ognuno è naturalmente stato libero di esprimersi in totale libertà, in base alle proprie corde. Poi su più brani che mi sono stati sottoposti ho fatto le mie scelte, collaborando anche con alcuni, aggiungendo delle parti per abbellire le canzoni. L’ho fatto in maniera affettuosa, per tentare, assieme, di alzare l’asticella».
La produzione è dunque in corso con queste finalità, ma non è detto, aggiunge Erry, che qualcosa possa cambiare giovedì prossimo... «Sì, il 19 giugno è in programma al Bagno pubblico di Ascona una giornata di concerti dal vivo, chiamata Eliffant Music Day, nel corso della quale tutte le band potranno proporre i loro inediti e anche alcuni altri brani che stanno loro particolarmente a cuore. Ognuna avrà a disposizione una ventina di minuti. Quando parlo di “alzare l’asticella” mi riferisco anche alla possibilità di interagire, parlarsi e organizzare magari qualche nuova collaborazione. A dipendenza di quello che succederà durante il “live” al “Bapu”, come lo chiamiamo noi, non è detto che qualcosa possa succedere anche in relazione al vinile».
La scelta del “Bapu” non è casuale. Spiega Erry che «anni fa i ragazzi che oggi lo gestiscono mi avevano accolto al Wilson, dandomi spazio quando ancora ero un “one man show”. Ci siamo subito trovati bene. Così coinvolgerli è stato automatico. Giovedì metteranno a disposizione tre palchi e una parte dei proventi della giornata è previsto vada a sostenere i costi di produzione e di stampa».
Quello che Erry si aspetta da giovedì è «una giornata campale, intensa, piena di entusiasmo» e fatta di tante musiche diverse che, come abbiamo visto, sono legate da uno spirito comune. Ma non solo: «A parte “L’Albergo Spagnolo”, che è una band con 7 musicisti, tutti gli altri sono gruppi con pochi elementi, dal che deriva anche un certo modo di fare musica. Se vogliamo trovare un filo conduttore che vada oltre il “sentimento”, lo individuerei nella musica folk, con la sua immancabile chitarra, ma declinata in più modi e secondo le caratteristiche di ognuno. Abbiamo artisti locali e stranieri, dall’Italia (come io stesso, che sono di origine molisana), ma anche dal Brasile. C’è gente che fa anche teatro, chi è impegnato come attivista...». Insomma, un bel “bouquet” di caratteri, ivi compreso quello del conduttore, Stefano Ferrari, noto regista ticinese e persona piena di una sensibilità che saprà cucire assieme il grande tessuto della musica condivisa.
Venendo alle band coinvolte, abbiamo Laboratorio Terreiro Lirico (suoneranno dalle 15.30 alle 16), Leo Marti (16.10-16.30), Luna Eek ft. Davide Inselmini (16.40-17), Andreo (17.10-17.30), Don Erri & Sir Paul (17.40-18), Fellaz (18.10-18.30), Fiori di Kirghisia (18.40-19), Bat Battiston & Michael Turlon (19.10-19.30), Ajelé (19.40-20), Erry & Kenzo (20.10-20.30), L’Albergo Spagnolo (20.45-21.05) e Bapu’s Jam Session (21.15-22).
Il “best of” andrà dunque nel disco, che per il suo ideatore «è una sensazione, prima che un supporto. Pubblicare il disco in vinile è una scelta politica, un segnale che i musicisti hanno apprezzato molto. Essere su un vinile rappresenta ancora qualcosa di particolare».