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Centralizzare l’offerta digitale della Città? Municipio e commissari divisi

A Bellinzona lo chiede una mozione di Gabriele Pedroni (Centro): l'idea piace, ma l’esecutivo raccomanda di respingerla mentre la Gestione di accoglierla

Accedere con pochi ‘clic’ a biglietti e prenotazioni
(Ti-Press)
1 aprile 2025
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Accedere con pochi ‘clic’ a tutto ciò che offre il Comune di Bellinzona. Come? Con una soluzione digitale centralizzata che andrà a sostituire o inglobare le varie piattaforme, in particolare in ambito turistico, culturale e, in generale, di svago. L’idea è stata lanciata nel 2023 dal consigliere comunale del Centro Gabriele Pedroni: in una mozione invita il Municipio a richiedere un credito “volto a creare una piattaforma unificata” per gestire “tutti i servizi attualmente offerti al pubblico in maniera non coordinata”, così da evitare una dispersione delle risorse e ottimizzare i costi. Nelle sue osservazioni preliminari l’esecutivo invita il legislativo a respingere il testo, perché “si tratta di un progetto complesso” che in ogni caso “potrà magari essere implementato in futuro”. Non la pensa così però la Commissione della gestione: nel suo rapporto unico (relatore Michele Egloff dell’Unità di sinistra) firmato da tutti i commissari – con riserva da uno, ovvero Patrick Rusconi (Plr) – raccomanda invece di accogliere la mozione, così da permettere al Comune “di intraprendere da subito i provvedimenti necessari per dotarsi di un portale al passo con i tempi”. Ricordiamo che recentemente il Consiglio di Stato ha indicato di voler investire oltre 30 milioni di franchi per accelerare la trasformazione digitale dell’Amministrazione cantonale.

‘Risorse da usare in modo più efficiente’

Pedroni parte dal presupposto che “la presenza di piattaforme separate implica costi aggiuntivi” e può inoltre generare difficoltà agli utenti che devono “ricercare informazioni su siti differenti, spesso nemmeno aggiornati, e creare e gestire account separati su ogni piattaforma”, si legge nella mozione. Insomma, risorse finanziarie, umane e tecnologiche “potrebbero essere utilizzate in modo più efficiente se fosse adottato un sistema unificato”. Pedroni non chiede per forza una nuova piattaforma informatica unica che rimpiazzi tutte quelle esistenti, ma che si inizi un processo di integrazione dei sistemi informatici dell’Amministrazione comunale e degli enti autonomi che permetta all’utenza (turisti e residenti) di accedere ‘in due clic’ all’offerta completa dei servizi, dei luoghi di pregio, dei luoghi espositivi, degli eventi e delle offerte, e di poterne fruire facilmente e in modo immediato. Un sistema che in sostanza “semplificherebbe il processo di prenotazione e accesso agli eventi e alle strutture”, generando di conseguenza una maggiore affluenza che “porterebbe a un aumento delle entrate per gli enti”.

Molti attori coinvolti

Stando al Municipio gli attori da coinvolgere sarebbero numerosi, fra i quali il Settore Cultura ed eventi, gli enti autonomi Teatro, Musei e Sport, così come l’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr). Attori che “oggi lavorano prevalentemente con piattaforme autonome – conferma l’esecutivo nelle sue osservazioni preliminari – salvo in alcuni casi dove si è potuto condividere, ad esempio, la piattaforma di prevendita Sob di Otr”. In vista di una piattaforma unificata, bisognerebbe quindi innanzitutto approfondire l’aspetto organizzativo, ovvero il “coinvolgimento di tutti gli enti citati per verificare la possibilità di definire un obiettivo comune e le modalità di collaborazione per raggiungerlo”. E solo in un secondo tempo sarà poi “possibile verificare l’adeguatezza dell’attuale soluzione informatica rispetto alle nuove esigenze e determinare la necessità di adattamenti oppure di sostituzione con una nuova”. Insomma, da un lato il Municipio ritiene al momento che, vista la complessità del progetto, i tempi non siano ancora maturi. Dall’altro, però, reputa che andrebbe implementato in futuro.

‘Serve un portale al passo con i tempi’

Da parte sua la Commissione della gestione non ritiene opportuno temporeggiare. Nel suo rapporto ricorda come “l’attuale organizzazione amministrativa comunale sia ancora lo specchio di un progetto aggregativo lungi dall’essere compiuto”. Di conseguenza “le soluzioni digitali frammentate ereditate dal passato costituiscono una zavorra che frena lo sviluppo e la modernizzazione dell’Amministrazione comunale”. Al contrario del Municipio i commissari non ritengono dunque “che i tempi non siano ancora maturi per avviare il progetto di miglioria delle piattaforme digitali della Città”. Temono anzi “che se non si agisce in maniera proattiva cambiando di paradigma i tempi non saranno mai maturi”. Credono quindi che “lo studio di nuove soluzioni digitali integrate per l’intera Amministrazione comunale sia uno stimolo, una risorsa, una sorta di guida che possa mostrare nuovi orizzonti per la modernizzazione della stessa, per l’ottimizzazione dei processi di lavoro e del controllo qualità”.

Concretamente “per individuare e approfondire al meglio le potenzialità, ma anche le criticità delle soluzioni informatiche future, sarà necessario innanzitutto realizzare una mappatura dettagliata della realtà digitale del Comune, ricorrere a un’approfondita analisi costi benefici del passaggio ‘dal vecchio (attuale) al nuovo’ e procedere alla definizione di una roadmap per la realizzazione e la messa in opera graduale delle opzioni considerate”. Fondamentale “sarà la selezione accurata della tecnologia e dei fornitori”. Se il credito proposto dalla mozione sarà accolto, ciò “consentirà al Comune di intraprendere da subito i provvedimenti necessari per dotarsi di un portale al passo con i tempi”. Così facendo si “permetterà a Bellinzona di reggere la concorrenza di altri Comuni emergenti e attrattivi a vocazione imprenditoriale, culturale e turistica su scala nazionale e internazionale”.

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