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Spaccio e tossici in stazione a Bellinzona: meglio ma non benissimo

Dopo il grave fatto di sangue parlano il direttore dell’hotel e il farmacista che confinano con la scalinata Visconti. Benefici con telecamere e più ronde

La scalinata fra viale Stazione e via Visconti
(foto ‘laRegione’)
3 aprile 2025
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Triplo accoltellamento in viale Stazione a Bellinzona: che aria tira? Tutto, come scritto stamane, sembrerebbe ricondurre ai tossicomani e spacciatori che bazzicano in zona e agiscono alla luce del sole. Senza disdegnare l'alba, a quanto pare. Quel che è certo è che i cinque individui coinvolti – tre ricoverati con ferite da arma da taglio e due ancora a piede libero – non fanno parte dei richiedenti l’asilo ospiti del vicino albergo Leon d’Or: lo assicura il suo gerente.

‘Beccato sui nostri tavolini, ma cerchiamo sempre il dialogo’

Ci spostiamo di pochi metri e troviamo l’Hotel & Spa Internazionale che confina con la scalinata Visconti teatro del grave fatto di sangue. «Rispetto a due o tre anni fa la situazione è migliorata – ci dice il direttore Michele Santini – in particolare da quando il Comune ha installato la telecamera della videosorveglianza che riprende buona parte della scalinata, per lungo tempo oggetto di reclamazioni da parte nostra e dei commerci vicini. La quiete ne ha beneficiato e a nostra volta ci siamo fatti parte attiva invitando le persone che vi sostano a utilizzare i servizi igienici dell’albergo. Questo per evitare che la facciano sui nostri muri. Un gesto apprezzato, tanto che i bagni vengono da loro lasciati sempre lindi. Tuttavia nella bella stagione quanto avviene all’esterno, in particolare nella parte bassa della scalinata, continua a preoccupare». Meglio ma non benissimo dunque. Lo zoccolo duro dei tossici, prosegue Santini, «trascorre il giorno a sbevazzare sulle panchine e a spacciare. Senza ritegno, tanto che un paio d’anni fa uno di questi si era addirittura permesso di vendere droga sulla nostra terrazza, tranquillamente seduto a un tavolino. L’ho mandato via e lui oggi nemmeno si ricorda di me. Lo scorso autunno, stessa terrazza, ho dovuto calmarne uno su di giri che in tutta risposta si è messo a urlare come un pazzo. Cerchiamo comunque di avere un dialogo con loro. C’è anche chi mi chiede di assumerlo, “così mi togli dall’eroina”. Ma come si fa a dar loro fiducia?». Gli alcolici vengono comprati nei negozi della zona; in particolare Coop, presente dentro la stazione, stando a nostre informazioni ha diffidato diversi clienti e incaricato un’agenzia di sicurezza per contenere i furti e le situazioni difficilmente gestibili.

‘Oggi sono più rispettosi e cerchiamo di aiutarli’

Accanto all’hotel c’è la Farmacia Stazione. «Confermo, la situazione un po’ è migliorata grazie alla videosorveglianza ma anche alle più frequenti ronde di polizia e al dialogo che gli agenti hanno instaurato con queste persone», ci spiega il farmacista Boris Biddau. Il quale ricorda la lettera che i commerci della zona avevano inviato un paio d’anni fa alla Polizia comunale sensibilizzandola sul problema. «Qualche effetto positivo c’è stato. A ogni modo stiamo parlando di persone disagiate per le quali si rende necessaria un’attenzione particolare. Noi come farmacia ovviamente ci siamo quando si presentano con delle ferite, il più delle volte riconducibili a degli alterchi fra loro. In passato si presentavano qui pretendendo di essere curati, oggi invece sono più rispettosi. Forse perché hanno capito che anche noi li trattiamo con rispetto. Noi se possiamo li aiutiamo, non rifiutiamo nessuno, ma talvolta le ferite sono serie e per il loro bene facciamo presente che meglio sarebbe se si rivolgessero al pronto soccorso. Talvolta ascoltano, altre meno».

‘Episodio grave ma non prevediamo interventi più drastici’

«L’episodio è grave ed evidentemente non va sottovalutato – commenta dal canto suo il sindaco Mario Branda – ma va anche letto in un contesto generale, quello della stazione e della sua piazza, che sembra migliorato nel corso degli ultimi anni grazie alla videosorveglianza disposta dal Municipio e alle più frequenti ronde di polizia. Lo testimonia anche il fatto che rispetto al passato non ci sono più giunte reclamazioni o richieste d’intervento. A ogni modo, per quanto riguarda l’ambito degli stupefacenti e delle persone che vi ruotano attorno, la situazione in stazione è costantemente monitorata. In tutto il mondo, anche in Ticino, questi sono luoghi ben riconosciuti e frequentati da chi vive un certo disagio. Ma quella di Bellinzona non presenta, riteniamo, situazioni o scene critiche a tal punto, sul piano della sicurezza, da richiedere oggi interventi più drastici rispetto a quelli al momento già adottati. Rimane, evidentemente, l’attenzione dei nostri servizi e laddove la situazione lo imponesse si considereranno anche altre misure».

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