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Il forno crematorio di Bellinzona sarà (per ora) in mani private

Malgrado l'iniziativa per renderlo pubblico, sarà presentato un concorso per la sostituzione dell'impianto e per ridefinire la gestione di quello attuale

(Ti-Press)
29 aprile 2025
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Il forno crematorio di Bellinzona sarà dato in concessione a privati, nonostante in autunno sia previsto il lancio di un’iniziativa popolare comunale per rendere nuovamente pubblico l’impianto. Il Municipio intende dunque proseguire sulla strada tracciata, ovvero «mettendo a concorso, la realizzazione di un nuovo impianto per la cremazione dei defunti», spiega a ‘laRegione’ il capodicastero Opere pubbliche Henrik Bang. Concorso che sarà quindi pubblicato prossimamente e che prevederà comunque la possibilità di riversione in qualsiasi momento. In seguito, «tra 5 o 10 anni analizzeremo la situazione, che vedrà un forno crematorio privato all’interno di una struttura pubblica, per poi valutare come proseguire». Questo, ovviamente, se l’iniziativa che sarà lanciata da consiglieri comunali di Ps, Pc, Verdi, Mps, Fa, Avanti con Ticino&Lavoro e Noce non cambierà le carte in tavola.

Infatti, ricordiamo che il testo che sarà depositato in autunno prevede non solo di rendere nuovamente pubblico il forno del crematorio comunale (la cui sala cerimonie, le camere ardenti e la caffetteria continueranno a essere gestite dal Comune), ma di rendere pubblico tutto quanto ruota attorno al decesso di una persona cara (funerali compresi), come già avviene in altre città svizzere. E questo permetterebbe di poter offrire questo servizio, senza scopo di lucro, a prezzi stabili e accessibili.

Già, perché il problema è proprio quello dei costi, non solo per la popolazione, ma anche per chi gestisce i forni crematori. Infatti con l’apertura nel 2022 del forno di Carasso, le cremazioni nell’impianto comunale sono drasticamente diminuite: da 776 nel 2021 a 370 nel 2024. Oltre a chiedersi se due forni crematori nel raggio di circa un chilometro siano troppi, questa situazione ha portato l’esecutivo cittadino a porsi domande di economicità: la diminuzione delle salme gestite permetterà ancora di perlomeno coprire le spese? Per il Municipio sembrerebbe di no, mentre per gli iniziativisti sarebbe possibile. Resta il fatto che l’attuale forno del crematorio comunale è vetusto e va sostituito. Un investimento di circa un milione di franchi che la Città non intende assumersi. Per questo motivo prossimamente pubblicherà quindi un concorso per la realizzazione di un nuovo forno (con possibilità di riversione in qualsiasi momento) e per ridefinire la gestione di quello attuale. Quest’ultimo, lo ricordiamo, è attualmente gestito – da gennaio 2024 tramite un mandato di prestazione provvisorio – dalla Crematorio Sa Bellinzona e Valli che è di fatto in concorrenza con la Crematorio Ticino Sagl di Carasso.