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Viale Stazione alto e negozi chiusi: la Città studia soluzioni

Il vicesindaco Käppeli: ‘Stiamo lavorando su tre piste’. Prossimamente incontri con i locatori e in corso valutazioni su come riqualificare la zona

Diverse partenze negli ultimi mesi
(Ti-Press)
31 maggio 2025
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C’è chi apre e chi chiude. Ma nella parte alta di Viale Stazione ultimamente vale più la seconda. Lo abbiamo scritto il 20 maggio: gli spazi liberi e le vetrine vuote che si susseguono balzano all’occhio e danno una brutta immagine ai turisti che giungono in treno e che come primo impatto con la capitale ticinese s’imbattono in questa scena desolata. Abbiamo sottoposto la questione al vicesindaco e capodicastero Finanze, economia e sport Fabio Käppeli per capire quali riflessioni ha avviato il Municipio. «Siamo a conoscenza del problema e ne avevamo discusso già alcune settimane fa», premette. «Ci sono tre piste su cui stiamo lavorando in parallelo e una non esclude l’altra».

La prima, ci spiega, è la presa di contatto con i locatori «per capire le motivazioni legate agli aumenti degli affitti e per cercare di sensibilizzare, ribadendo gli auspici della Città in termini di occupazione e riguardo alla volontà di favorire i commerci con costi sostenibili». Le prese di contatto stanno avvenendo proprio in queste settimane, gli incontri non sono ancora stati fissati ma l’obiettivo è di poterli organizzare presto. «Questi momenti saranno utili a entrambe le parti: potranno essere date le spiegazioni del caso e da parte nostra far passare un messaggio e visione più ampia». Nei casi in cui l’affitto è aumentato considerevolmente «discuteremo con i proprietari per cercare di capire quali sono state le riflessioni a monte e se queste rimangano tali o se vi è margine di manovra per una rivalutazione del canone». Va da sé che se l’affitto è troppo alto non ci saranno molti commerci interessati a quegli spazi. Peraltro il Municipio può sì sensibilizzare, ma sono poi i privati a decidere l’ammontare: «Pensiamo però che i proprietari non siano disinteressati a questo discorso, alla fine affittare gli spazi è anzitutto un loro obiettivo».

Promozione economica al lavoro

Il Municipio intende anche individuare le migliori destinazioni per gli spazi rimasti vuoti. «Stiamo riflettendo su cosa si potrebbe immaginare per questi locali e quali potrebbero essere gli inquilini più adeguati. Non escludiamo che col Servizio di promozione economica si possano avviare anche dei contatti per individuare chi potrebbe inserirsi», spiega il vicesindaco. Potrebbe giocare un ruolo chiave la nuova figura di responsabile della promozione economica: entrata in carica in febbraio, si sta chinando anche su questo tema nell’ambito della valorizzazione dei commerci locali presenti in Città. Tra i grandi spazi lasciati liberi, e ancora sfitto, vi è anche lo stabile occupato dal Credit Suisse fino a qualche mese fa. Sicuramente una superficie interessante in termini di volumi e potenzialità, con possibilità di un’entrata immediata senza necessità di interventi. «Pensiamo che possa essere un’ubicazione molto interessante per delle società, sull’esempio di quanto avvenuto al Centro al Castello».

Riqualificare la zona

Altro ambito di riflessione per le autorità cittadine è il luogo in sé: «Negli scorsi mesi abbiamo incontrato i commercianti perché ci avevano chiesto di proporre delle iniziative per animare la parte alta del Viale e renderla più bella». Un’idea poteva essere la posa di alcune bancarelle all’esterno dei negozi dove esporre i prodotti. «Abbiamo chiesto loro di formulare una proposta precisa, al momento non è ancora stata presentata al Municipio ma i contatti proseguono bilateralmente con i singoli più propositivi». Nell’ambito degli incontri i municipali hanno comunque ricordato che alcuni anni fa, quando s’intendeva riqualificare la parte alta del Viale, i commercianti non avevano mostrato molta apertura verso il progetto che prevedeva di sistemare la zona mettendo a dimora nuove piante in sostituzione dei numerosi tigli e sette ippocastani presenti in quel tratto (inevitabile per poter sistemare il Viale che necessita di interventi importanti anche nelle sottostrutture). All’epoca non c’era stato sostegno da parte dei commercianti, i quali oggi però chiedono a gran voce la sistemazione della parte alta, in linea con la parte bassa. «In questo senso – sottolinea il vicesindaco – stiamo valutando col Settore opere pubbliche come procedere». Se sarà quindi necessario procedere con un concorso di architettura, come auspicato dalla mozione di Andrea Cereda (Plr), o in altri modi. «Il fatto che quella parte necessiti di una riqualifica è condiviso e come obiettivo a medio termine dobbiamo capire come procedere nel modo migliore, dopodiché risponderemo alla mozione».

Nonostante questa parte di Bellinzona abbia perso recentemente qualche negozio, secondo il vicesindaco rimane una zona molto interessante: «Vi transitano ogni giorno migliaia di persone da e verso la stazione. Oggi è appena fuori dal centro, ma in futuro, quando sorgerà il nuovo Quartiere Officine, il centro città si espanderà verso quella direzione e allora quella parte di Viale sarà ulteriormente interessante».