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Il Comune rifiuta l’apertura notturna. La palestra: ‘La otterremo’

Dal Municipio di Sant’Antonino una licenza dalle 6 alle 22. I clienti che avevano già pagato se la prendono con la società. La quale spiega e non demorde

Indicata chiaramente l’apertura 7 giorni su 7 e 24 ore su 24
(Foto laRegione)
6 giugno 2025
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Una palestra aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Così da diverse settimane viene pubblicizzata la nuova filiale della catena internazionale FitActive aperta lunedì scorso a Sant’Antonino, un modello con prezzi accessibili che attira soprattutto persone con turni di lavoro diversi dai classici orari d’ufficio. Lunedì, quando i primi abbonati si sono recati sul posto, la sorpresa: la struttura è in realtà aperta soltanto dalle 6 alle 22. «All’entrata ci è stato chiesto di firmare un nuovo documento che modifica le condizioni contrattuali e accettare quindi il nuovo orario», spiega alla ‘Regione’ un’abbonata facendosi portavoce di diversi iscritti che condividono lo stesso malcontento. «Secondo quanto ci è stato riferito dal personale, l’inaspettata novità sarebbe da ricondurre alle limitazioni imposte dal Comune». Interpellata dalla redazione al riguardo, la sindaca di Sant’Antonino Simona Zinniker precisa che la licenza edilizia rilasciata il 25 aprile dal Municipio indica che «si consente l’apertura unicamente dalle 6 alle 22». Una condizione precisa chiaramente esplicitata: «Da un mese e mezzo i titolari, che ci avevano chiesto un orario H24, sono quindi al corrente del vincolo imposto dal Comune col chiaro intento di proteggere il comparto, sia oggi sia in futuro, qualora altre attività commerciali simili o di altro tipo volessero operare di notte. Titolari che dal canto loro non hanno impugnato la nostra decisione con un ricorso». Nonostante sia ubicata in zona industriale e commerciale e lontano da aree abitate, la palestra «deve comunque sottostare a regole e condizioni che sono alla base del rispetto», conclude la sindaca.

Una utente: ‘Ingiusta la modifica delle condizioni contrattuali’

Non si capisce dunque come mai tutt’oggi la palestra sia pubblicizzata sul posto (con affissioni), sul suo portale internet e sui social come aperta 24 ore su 24. Una dicitura che trae in inganno e che sta creando disappunto tra gli iscritti, già peraltro infastiditi dai continui rinvii, dato che la struttura avrebbe dovuto aprire i battenti già alcuni mesi fa. «Lo scorso marzo ho sottoscritto un abbonamento proprio perché interessata dagli orari notturni. Facendo un lavoro a turni irregolari, come molte altre persone iscritte, avrei potuto recarmi in palestra più regolarmente», dettaglia l’abbonata rivoltasi alla ‘Regione’ segnalando la situazione. «Trovo ingiusta la modifica delle condizioni contrattuali: l’orario viene limitato rispetto a quanto fissato ma il prezzo dell’abbonamento rimane uguale. Quando mi è stato chiesto di firmare il documento con la modifica degli orari non ho accettato e mi hanno risposto che se non lo avessi sottoscritto non avrei potuto entrare. Questo nonostante io abbia già pagato delle rate», spiega la nostra interlocutrice. «Come me, altri abbonati sono scontenti. Diversi non volevano firmare il documento, ma per finire lo hanno fatto per non rimanere esclusi pur avendo già pagato parte dell’abbonamento». Come lei, diversi nuovi iscritti frequentavano prima altre palestre della zona che aprono la mattina tra le 6 e le 7 e chiudono la sera tra le 21 e le 22: «Praticamente quasi gli stessi orari che ora vengono proposti a Sant’Antonino».

La replica: ‘Faremo di tutto per ottenere l’orario continuato’

Il responsabile della palestra, Stefano Daddabbo, premette che la struttura opera in franchising e fa parte del gruppo italiano FitActive sul mercato con circa 150 sedi, di cui tre in Ticino. Fra le sue caratteristiche spicca quella di operare H24 e sette giorni su sette: «A Lugano e Vezia l’orario continuato già funziona e sono certo che lo otterremo anche a Sant’Antonino. Faremo in modo di averlo rivolgendoci alle istanze preposte. Non abbiamo ricorso perché durante i lavori eseguiti dal proprietario dello stabile, in concomitanza con i nostri lavori avviati in gennaio per allestire la palestra, vi è stato uno stop ordinato dal Comune ma non per colpa di FitActive. Ci siamo trovati in mezzo senza volerlo e in questo contesto di tempi già dilatati non abbiamo voluto innescare ulteriore tensione e accumulare altri ritardi nell’ottenimento della convalida per l’utilizzo degli spazi attrezzati. Ma come detto siamo decisi a sollecitare il permesso H24». Quanto all’aspetto degli schiamazzi riportato nella decisione comunale, «riteniamo che la nostra utenza notturna, peraltro limitata, non disturberebbe la quiete di un comparto commerciale e industriale lontano da aree abitate».

Richieste di rimborso ‘da inoltrare in forma scritta’

Vero è, però, che FitActive a Sant’Antonino continua a pubblicizzarsi H24 sebbene non lo sia. E che ha risposto picche ai clienti scontenti i quali a voce hanno chiesto uno sconto o di disdire l’abbonamento. «Ci spiace per l’inconveniente», risponde Daddabbo: «Consiglio loro di fare richiesta formale scritta tramite lettera raccomandata. La prassi formalmente corretta è questa. E peraltro, non credo proprio che rimborsare qualcuno potrà crearci problemi. Per quanto riguarda l’indicazione H24, ormai fa parte della grafica comune al gruppo FitActive. Il dettaglio dell’orario 6-22, a ogni modo, viene chiarito subito qualora si presentino nuovi potenziali clienti interessati alla fascia notturna. I quali possono peraltro usufruire delle sedi di Vezia e Lugano». Resta il fatto che la dicitura H24 al momento non corrisponde alla realtà dei fatti. In ogni caso gli utenti che non dovessero venire rimborsati potranno far valere i loro diritti inoltrando un’istanza alla Pretura.