Disavanzo record di 690mila franchi dovuto in particolare a meno imposte dalle ditte e all’esplosione della spesa nel settore anziani
L’esplosione della spesa nel settore sociale degli anziani e il calo degli introiti fiscali di società e ditte a causa della crisi internazionale che colpisce anche la zona industriale di Sant’Antonino, sono i due elementi che più di altri hanno inciso sul consuntivo 2024 del Comune più ricco del Bellinzonese che vanta un moltiplicatore d’imposta al 70%. Per le statistiche, il disavanzo di 690mila franchi è il peggior risultato dell’ultimo decennio che mostra sette annate chiuse positivamente e tre in cifre rosse (il 2020 e il ’21 segnati dalla pandemia e appunto il ’24). I dati sono contenuti nel messaggio municipale appena pubblicato. Nella premessa l’Esecutivo scrive che “la situazione finanziaria, pur considerando il risultato negativo, si mantiene solida anche per il 2024”.
Rispetto ad altri Comuni e Città (Bellinzona in primis), la cui tendenza è elaborare preventivi molto negativi per poi registrare sensibili miglioramenti a consuntivo, qui si è verificato l’esatto opposto. Il preventivo positivo di 70mila franchi è stato infatti smentito da un consuntivo decisamente negativo. La spesa in particolare è salita di 1,6 milioni da 10,9 a 12,5. Meglio è andata ai ricavi che dagli 11 milioni previsti sono saliti a quota 11,8 grazie in particolare alle sopravvenienze che da 600mila franchi sono schizzate a 1,4 milioni, mentre le imposte si sono contratte da 6,3 a poco meno di 6 milioni.
“I costi a diretto controllo del Municipio – dettaglia il messaggio – hanno riscontrato un andamento in linea con i preventivi. Come nei precedenti consuntivi, i maggiori sorpassi si possono riscontrare nell’ambito del sociale (anziani) con un’esplosione dei costi solo parzialmente riconducibile alla crescita del gettito fiscale. Infatti, anche la partecipazione ai costi ha subìto un aumento a causa delle maggiori aliquote contributive richieste dal Cantone”. In soldoni il contributo per anziani ospiti di istituti è passato da 700mila franchi a 1,24 milioni. “Si osserva inoltre che anche le persone ospiti negli istituti per l’anno 2024 sono state superiori al previsto. Purtroppo queste informazioni giungono sempre tardivamente al Comune (novembre 2023) e perciò non è stato possibile, a livello di preventivo 2024, inserire una cifra più realistica. L’allestimento del preventivo 2025 è stato adeguato alla nuova realtà e si confida possa essere finalmente in linea con quanto ci sarà computato dall’Amministrazione cantonale”.
Sul fronte imposte, dei 5,3 milioni incassati due terzi giungono dalle persone fisiche (3,5) e un terzo da quelle giuridiche (1,8). In questo secondo caso “la situazione di instabilità geopolitica ha avuto delle ripercussioni sui risultati di alcune nostre aziende”. Da qui la “contrazione importante del gettito delle stesse”. Ma i timori non sono finiti: “Si confida che quanto inserito a consuntivo possa essere realizzato; tuttavia, non avendo dati certi sui risultati, non è possibile escludere a priori eventuali ulteriori perdite di gettito”. Da notare che nel consuntivo di nove anni fa il Comune incassava imposte per 6,6 milioni (1,3 più di oggi) con in particolare 2,7 dalle persone giuridiche anziché l’attuale 1,8.
Il capitale proprio, che nell’ultimo decennio ha perso per strada un milione e mezzo passando da 5,4 agli attuali 3,9 milioni, “si mantiene buono e quindi può assorbire il deficit d’esercizio”, annota il Municipio. A questo punto è immaginabile, per l’anno venturo, un aumento del moltiplicatore? “Considerata la difficile situazione economica” il Municipio rileva “come anche il moltiplicatore al 70% possa comunque garantire ampi margini di correzione”.
Sei sezioni, un asilo nido, una mensa e un parco giochi. Stiamo parlando della nuova scuola dell’infanzia. L’investimento previsto, in base agli ultimi aggiornamenti, ammonta a 17,1 milioni: i relativi crediti saranno chiesti al Consiglio comunale in autunno. Se non vi saranno ostacoli, seguiranno l’avvio delle procedure di appalto e poi l’apertura del cantiere che dovrebbe durare alcuni anni. Dettagli che sono stati presentati alla popolazione il 27 maggio dal Municipio e dallo studio di architettura Krausbeck Santagostino Margarido di Salorino vincitore del concorso pubblico indetto nel 2021. Stando alle autorità comunali la necessità di realizzare questa nuova struttura è dovuta in particolare all’inadeguatezza dell’edificio esistente, non più conforme agli standard edilizi e normativi; all’impossibilità di ampliamento della struttura attuale, situata in una zona protetta soggetta a vincoli urbanistici e paesaggistici; all’aumento costante della popolazione scolastica, passata da circa 50 alunni negli anni 70 agli attuali 219, con prospettive stabili per i prossimi anni; alla volontà di offrire un ambiente educativo innovativo, adeguato alle esigenze pedagogiche contemporanee; all’opportunità di integrare nuovi servizi, come un asilo nido e una mensa scolastica interna, per un’offerta educativa più completa; e alla possibilità di realizzare un edificio ad alta efficienza energetica, attento alla sostenibilità ambientale. “Con questa nuova struttura si intende investire nel futuro della comunità, rispondendo concretamente ai bisogni delle famiglie e dei bambini, e offrendo spazi educativi di qualità, flessibili e sicuri”, si legge in un comunicato. Ricordiamo che la scuola dell’infanzia attuale mette a disposizione quattro sezioni che, come detto, sono troppo poche, tenendo conto dell’aumento di allievi registrato negli anni. Di conseguenza a fine 2022 il Cc aveva accolto un credito di 755mila franchi per realizzare una struttura prefabbricata che permetterà di ospitare un’ulteriore sezione di bambini. Struttura che sarà utilizzata a partire dal prossimo anno scolastico fino all’inaugurazione del nuovo edificio.