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Schiarite su Campra: Sa ancora in rosso ma lo sprint è lanciato

Gli azionisti del Centro nordico hanno votato i conti 2024, l’anno della svolta con l’entrata in carica del nuovo Cda e l’arrivo del gruppo Planhotel

Al presidente Fabio Käppeli il difficile compito di raddrizzare la situazione
(Ti-Press)
26 giugno 2025
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Il Centro sci nordico di Campra ha imboccato la strada ‘strategica’ voluta per condurre la Sa, titolare della struttura di accoglienza Alpine Lodge & Spa e delle altre infrastrutture, verso il pareggio dei conti nel 2026. Questo l’obiettivo esposto dal Consiglio di amministrazione, rinnovato un anno fa e presieduto dal vicesindaco di Bellinzona Fabio Käppeli, durante l’assemblea tenutasi martedì alla presenza di una quarantina di persone in rappresentanza di tre quarti delle duemila azioni emesse. Le cifre parlano chiaro. La stagione 2024, impegnativa e considerata di transizione verso una gestione più condivisa tra i vari attori, registra una perdita d’esercizio di 404mila franchi e i conti sono stati ratificati con zero voti contrari e qualche astenuto. Osservando l’andamento, meno bene è andata la prima parte dell’anno (-230mila franchi) e meglio la seconda (-171mila), ossia da quando la Sa ha affidato la gestione della parte ricettiva al Gruppo Planhotel con sede principale a Lugano e che fa capo alla famiglia Rosso.

‘Non ancora soddisfatti, ma ora ci sono le basi’

Da notare che 130mila franchi del disavanzo corrispondono alla rinuncia a incassare un vecchio debito di 250mila dovuto alla Sa dallo Sci club Simano, responsabile della parte tecnica del comprensorio. La vertenza, inerente allo sviluppo infrastrutturale del centro nordico, va avanti da quattro anni e alcuni tentativi di mediazione erano a suo tempo falliti. «Risolvendo in questo modo parte del contenzioso – spiega Käppeli – ci rendiamo conto di aver chiesto agli azionisti uno sforzo importante. Ma abbiamo voluto dar prova di coerenza con l’obiettivo dichiarato di appianare definitivamente le divergenze del passato per poter imprimere al tutto una sterzata decisiva. Un passo indietro per farne due avanti». Tutto bene? «Di sicuro ci siamo resi conto di come una collaborazione tanto necessaria quanto importante non sia per nulla scontata a Campra. Non possiamo ancora dirci soddisfatti, ma ora forse ci sono le basi per poter procedere in tempi relativamente brevi».

Fatturato cresciuto del 25%

Il primo vero passo, ricordiamo, lo aveva compiuto il sodalizio sportivo due estati fa rinnovando il comitato a seguito delle dimissioni in blocco di quello vecchio. Un addio sofferto, al termine di un’attività pionieristica cinquantenaria, che ha ben presto indotto anche la Società anonima a fare altrettanto un anno fa. Due entità totalmente rinnovate, cui a metà 2024 si è aggiunto come detto il Gruppo Planhotel. E i risultati si vedono: «Il fatturato del secondo semestre 2024 è cresciuto del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – sottolinea Käppeli – e se i costi sono aumentati, lo sono stati anche gli incassi. Le notti vendute sono cresciute del 250% e le entrate del 233%. L’occupazione delle camere ha raggiunto quota 46%, sotto la media cantonale del 61% ma la metà in più rispetto al 31% precedente. Bene anche la ristorazione con +66% di incassi».

Si lavora insieme su tre fronti

A fare da paracadute alle cifre rosse ci pensa il capitale proprio della Sa che ammonta ancora a 1,3 milioni «e permette di affrontare i prossimi anni con motivazione ed entusiasmo». C’è molto da fare su tre fronti: infrastrutture, gestione del comprensorio e promozione. Nel primo caso la parte ricettiva del Centro nordico, inaugurata a fine 2019 e costata 15 milioni di cui la metà garantita dal Cantone, è solo il primo tassello di quello che sta lentamente maturando come Piano di quartiere in collaborazione col Comune di Blenio. Focus soprattutto sullo stabile tecnico dello Sci club da risanare e abbellire destinandolo anche a sale riunioni, sulla palestra che potrebbe rimanere tale adattandola per pernottamenti, e sulla nuova rimessa per battipista e cannoni.

Comune di Blenio in prima fila

Un ruolo decisivo lo sta giocando il Comune, sin dagli esordi in prima fila avendo a suo tempo concesso un contributo a fondo perso di 1,5 milioni e acquistato azioni della Sa per 500mila franchi. Ora a inizio giugno il Legislativo ha votato a maggioranza (fra i banchi lo scetticismo non è mancato) un nuovo messaggio municipale: stanziati 300mila franchi per ritirare dallo Sci club 300 azioni (ora il Comune ne detiene 800, il 40% del totale) per co-finanziare la ristrutturazione dello stabile tecnico; e un milione sotto forma di fideiussione solidale quale garanzia a favore della Sa nei confronti di Ubs nell’ambito della necessaria trasformazione del vecchio credito di costruzione (ancora in vita…) in prestito ipotecario pari a 2,96 milioni di franchi, ciò che permetterà una sostanziale riduzione dell’onere a carico della Sa. Al capitolo governance (vedi piste invernali ecc.) sarà allestito in tempo per la stagione 2025/26 un mandato di prestazione per lo Sci club, «che dovrebbe accompagnare l'appianamento definitivo dei contenziosi contabili».

Una stazione quattro stagioni

Infine l’attrattiva: «Vogliamo migliorarla nell’anno intero, sia estate e inverno, che sono i due periodi per noi migliori, sia soprattutto in primavera e autunno con un potenziale sin qui inespresso. Per esempio – conclude Fabio Käppeli – intendiamo coinvolgere di più le scuole (ndr: tema già indicato dal Gran Consiglio lo scorso decennio durante il dibattito sullo stanziamento dei sussidi) e le aziende che desiderano organizzare team building. Una destinazione ‘quattro stagioni’ situata lungo la strada del Lucomagno e che vuole indirizzarsi a un pubblico variegato e di qualità».