Evento non autorizzato con conseguenze: multe, uso di stupefacenti, entrata illegale in Svizzera e impianto per la riproduzione della musica sequestrato
Impianto della musica sequestrato, multe per infrazione alle norme stradali, guida in stato di inattitudine, contravvenzioni alla Legge federale sugli stupefacenti, a quella sulle armi e a quella sugli stranieri (entrata illegale in Svizzera). Si delineano i dettagli dell'operazione di polizia relativa alla manifestazione non autorizzata (verosimilmente un rave party abusivo) che si è svolta nella zona del pizzo Erra, sopra Anzonico, frazione di Faido. In un comunicato la Cantonale precisa che ha “proceduto al controllo di 67 veicoli e all'identificazione di 250 partecipanti”. E questo a seguito di una segnalazione – “a festa già iniziata e quando sul posto si trovava oltre un centinaio di persone” – inoltrata alla polizia sabato sera alle 23.
“Dopo una prima fase improntata al dialogo e nonostante le ripetute intimazioni a smontare l'impianto audio e a lasciare l'area, gli organizzatori hanno proseguito con l'evento non autorizzato”, si legge nella nota. La Polizia cantonale ha di conseguenza bloccato l'accesso stradale alla zona. “Successivamente si è effettuata una serie di controlli della circolazione nei confronti di coloro che lasciavano l'area, avviando quindi il dispositivo che ha portato alle identificazioni e ai contestuali accertamenti”. Ciononostante la festa sembra essere proseguita fino a domenica in giornata, quando “la situazione è gradualmente rientrata nella normalità”. Come già indicato in un primo momento, approfondimenti sono in corso e proseguiranno anche per “verificare ulteriori possibili fattispecie penali, in particolare nei confronti degli organizzatori”. Al momento, oltre al sequestro dell'impianto per la riproduzione della musica e alle diverse multe disciplinari intimate per reati contro la Legge sulla circolazione stradale, “nei confronti di due persone si è proceduto per contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti, è stata accertata una guida in stato di inattitudine e, in un caso, è stata constatata un'infrazione alla Legge sulle armi e alla Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (entrata illegale) procedendo all'incasso di un importo a copertura delle spese”.
Non da ultimo la Polizia cantonale invita a segnalare immediatamente “ogniqualvolta si sospetta che un evento del genere possa aver luogo”, così da mettere in atto le misure necessarie. “Movimenti sospetti e afflussi accresciuti di veicoli in una zona discosta possono per esempio essere un segnale degno di attenzione”. Infatti questi raduni avvengono solitamente proprio in zone discoste con modalità organizzative difficili da individuare: “Le informazioni e le istruzioni di ritrovo vengono precisate anche solo poche ore prima dell'evento, generalmente tramite chat ‘chiuse’ o con messaggio a lettura autodistruttiva”. Per la polizia è quindi “fondamentale porre l'accento sul tema della prevenzione sensibilizzando la popolazione, i Comuni e i Patriziati, sull'importanza di allarmare e informare immediatamente la Centrale comune d'allarme”.
Ricordiamo che nella seconda metà del 2023 la Polizia cantonale aveva elaborato un protocollo d’intervento da mettere in campo in occasione dei rave party non autorizzati. E questo in particolare a seguito delle critiche ricevute dal Municipio di Blenio un merito a un evento di questo genere che si era tenuto nel giugno di quell'anno al Pian Geirett, in Val Camadra: da un lato la polizia giunta sul posto non aveva bloccato l'evento, dall'altro le autorità comunali non erano state informate del rave. Era così iniziato un dialogo fra autorità comunali e cantonali grazie al quale sono stati perfezionati meccanismi volti a evitare il ripetersi di situazioni analoghe, nello specifico migliorando la comunicazione tra le parti. In particolare era proprio stato posto l’accento sull’importanza in generale di segnalare con tempestività movimenti sospetti di persone in modo che la polizia possa intervenire il prima possibile.