La società che gestisce gli impianti di risalita invita a visitare la regione che offre molto ma che subisce la concorrenza dei grandi centri
“Ogni vostra presenza è un atto di fiducia e un investimento per il futuro che vogliamo costruire insieme”. Termina in questo modo la lettera inviata recentemente agli azionisti di Amici del Nara Sa, la società che gestisce gli impianti di risalita di proprietà del Comune di Acquarossa. «Si tratta di un appello a sostenere concretamente la destinazione, mostrando così che è viva, malgrado si trovi in una zona periferica», spiega a ‘laRegione’ il presidente Matteo Milani che ha anche firmato la missiva. Infatti «ci siamo resi conto che quest’estate i visitatori faticano un po’ ad arrivare, malgrado la meteo sia molto positiva. Vogliamo quindi farci sentire in un contesto nel quale è difficile concorrere con i grandi centri che offrono di tutto e di più. Ma anche il Nara (come ovviamente tutta la valle di Blenio) offre molto, per tutti i gusti, anche d’estate: dalle escursioni nella natura selvaggia, al pranzo al ristorante, senza dimenticare le esperienze in mountain bike in un contesto unico in Ticino».
L’appello – principalmente rivolto agli azionisti, ma che si può estendere a tutti – ha quindi l’obiettivo di attirare più persone al Nara, incrementando i visitatori. Questo da un lato permetterebbe di sostenere il lavoro svolto dalla Sa e dall’altro mostrerebbe al Comune di Acquarossa e al Cantone che la destinazione è apprezzata. Comune e Cantone che, lo ricordiamo, sostengono gli impianti di risalita con cifre non indifferenti: nell’aprile 2024 il Consiglio comunale aveva approvato la concessione di un credito annuo di 100mila franchi per tre stagioni (2023/24, 2024/25 e 2025/26), con la speranza che nei prossimi anni possa concretizzarsi l’auspicato rilancio della stazione con in particolare il rinnovo degli impianti. Rinnovo – per la ristrutturazione totale si stima un investimento di circa 33 milioni di franchi, ma altri scenari meno costosi sono in fase di valutazione – che potrà avvenire unicamente con il sostegno dei privati, ha più volte ribadito il Municipio. A livello cantonale è invece in attesa di approvazione da parte del Gran Consiglio il credito quadro di 5,6 milioni di franchi spalmato su quattro stagioni (dal 2025/26 al 2028/29) che è vitale per i principali impianti di risalita ticinesi situati in zone periferiche per far fronte ai costi di manutenzione e per investire nella destagionalizzazione. Per il Nara sono previsti aiuti nell’ordine di 844mila franchi.
Destagionalizzazione che significa, appunto, puntare anche sulla stagione calda e non solo su quella fredda che rimane in ogni caso quella più remunerativa. In quest’ambito al Nara – come in altre destinazioni – negli ultimi anni è stato fatto molto. In particolare nel giugno 2024 è stata inaugurata la Black Wood Line, la prima pista del cantone a uso esclusivo per Mtb servita da una seggiovia. In questo contesto è anche atteso – recentemente è iniziata la procedura di appalto – il percorso per ciclisti ed escursionisti che da Campra, con passaggio da Gorda e Piandios, raggiungerà gli impianti di risalita del Nara, collegandosi proprio alla Black Wood Line. Un progetto che, sottolinea Milani, «aspettiamo a braccia aperte, anche se i tempi di realizzazione sono molto lunghi: se ne parla ormai da oltre 5 anni, e questo malgrado i Municipi si siano impegnati per ridurre le tempistiche». Insomma, «in un contesto di urgenza nel quale si trovano tutti gli impianti di risalita, queste lungaggini generano ulteriori difficoltà».
Un altro grande progetto molto atteso è quello del Sun Village: il centro alberghiero da circa 60 milioni di franchi previsto ad Acquarossa (nella zona di Comprovasco) rappresenterebbe (questa è la speranza) il vero punto di svolta a livello turistico della regione. Il progetto turistico-alberghiero è infatti anche strettamente legato agli impianti di risalita, tanto che era emersa l’idea di far partire una seggiovia proprio a ridosso del Sun Village. Da parte loro i promotori contano molto sul fatto che gli impianti saranno a disposizione dei turisti anche quando verrà inaugurata la struttura. Al momento, tuttavia è ancora tutto fermo, ma il Municipio ha più volte ribadito la sua fiducia nei promotori: lo scorso novembre era stato indicato che la ricerca dei finanziamenti era in stato avanzato e che, di conseguenza, il vincolo di iniziare i lavori entro la fine del 2026 dovrebbe essere rispettato senza problemi. In ogni caso nel frattempo qualcosa in valle è stato realizzato: il nuovo Poli di Olivone è stato inaugurato ufficialmente lo scorso 19 ottobre – il camping era già aperto dal 20 settembre – e dal 24 maggio è pure accessibile la piscina pubblica. «Un progetto che porta benefici all’intera valle di Blenio, rendendola più attrattiva», afferma Milani, sottolineando che «bisogna, appunto, proseguire in questa direzione».
Non da ultimo il presidente di Amici del Nara, ricorda che al momento i membri della società «operano su base volontaria, lavorando tuttavia come dei professionisti grazie all’impegno e alla lunga esperienza in questo settore». In questo contesto Milani auspica una «professionalizzazione di alcuni ruoli, centralizzando ad esempio la gestione delle varie attrazioni della valle, rendendola così più efficiente, ottimizzando i costi». E in attesa che questo avvenga, «volevamo ravvivare un po’ l’interesse nei confronti del Nara, in particolare stimolando gli azionisti che in ogni caso ci sono sempre stati vicini».