Lo indica il Municipio rispondendo a un’interrogazione preoccupata per la salute delle persone che vivono nelle vicinanze
È immaginabile a Bellinzona e nei quartieri un giro di vite nell’utilizzo dei prodotti fitosanitari all’interno dei vigneti, laddove questi confinano o sono prossimi a zone abitate? Lo chiedeva il consigliere comunale Orlando Del Don (Più Donne/Noce/Avanti con Ticino&Lavoro) rammentando che l’uso è regolato da norme federali e cantonali volte a garantire la sicurezza ambientale e la protezione della salute umana. Tuttavia, aggiungeva, in contesti urbani o densamente abitati l'impiego di tali sostanze “può sollevare questioni importanti sull’esposizione involontaria della popolazione e la salvaguardia della qualità di vita nei quartieri residenziali” caratterizzati anche da scuole, spazi pubblici e aree frequentate da persone vulnerabili (bambini, anziani o con patologie). Da qui alcune richieste volte a capire se sia possibile introdurre misure locali che rafforzino quelle superiori in particolare, ad esempio, definendo distanze minime di rispetto tra aree agricole e zone residenziali, prevedendo obblighi di notifica ai confinanti e incentivando o prescrivendo l'uso di tecniche alternative e a basso impatto.
Nella risposta il Municipio spiega che “farà le dovute considerazioni e analisi in questo senso: se lo riterrà opportuno non è esclusa la possibilità di introdurre dispositivi locali supplementari”. Per quanto riguarda l’agire degli operai comunali, sempre l’Esecutivo spiega che “le normative federali e cantonali regolanti l’utilizzo di prodotti fitosanitari e dei prodotti chimici citati sono conosciute e vengono applicate. A livello comunale si utilizzano prodotti fitosanitari solo dove strettamente necessario (vigneto di proprietà della Città) e in linea di principio c’è una totale rinuncia all’uso di erbicidi. Le indicazioni presenti sulle etichette dei prodotti fitosanitari e nelle rispettive schede dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria, vengono considerate e rispettate”.
Aggiungendo che al momento non c’è un regolamento specifico comunale, facendo stato appunto le disposizioni superiori, il Municipio ricorda infine che nel settembre 2017 il Consiglio federale ha adottato il programma d’azione sui prodotti fitosanitari con lo scopo di dimezzare entro il 2027 il rischio legato all’uso per gli esseri umani e l’ambiente, cercando allo stesso tempo di mantenere un’adeguata protezione delle colture: “Per raggiungere questi obiettivi sono state definite misure da applicare su più fronti, come prescrizioni per ridurre gli effetti della deriva e del dilavamento nelle acque superficiali. Si è poi investito nella ricerca per trovare delle soluzioni di protezione dei vegetali più sostenibili. Oppure si cerca di incentivare i produttori con dei contributi per ridurre l’utilizzo di prodotti e implementare soluzioni alternative. Pertanto la Confederazione e i Cantoni si stanno adoperando in varie maniere per cercare di raggiungere questi obiettivi e sensibilizzare regolarmente le persone che lavorano in ambito agricolo e nella viticoltura. Il Municipio dal canto suo “collabora e supporta, laddove deve, gli organi cantonali e federali per raggiungere lo stesso scopo”.