Bellinzonese

A Bellinzona inizia il processo per evasione della tassa sul CO2

Due importatori e un funzionario accusati di frode per 9 milioni di franchi svizzeri

9 settembre 2025
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Si apre oggi a Bellinzona, davanti al Tribunale penale federale (TPF), il processo contro due importatori di automobili e un funzionario accusati di aver evaso l'imposta sul CO2 per un totale di 9 milioni di franchi.

Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) accusa i due amministratori di una società importatrice di automobili di essersi accordati con un complice dell'Ufficio federale delle strade (USTRA) per inserire dati inesatti nei sistemi informatici dell'USTRA e dell'Ufficio federale dell'energia (UFE). Le malversazioni riguardano 2234 veicoli.

Il funzionario doveva in particolare indicare valori di emissione di CO2 bassi o importazioni a favore di piccole imprese fittizie. Queste manipolazioni, avvenute tra ottobre 2014 e settembre 2017, hanno permesso alla società importatrice di eludere le sanzioni per la messa in circolazione di automobili ad alte emissioni.

Secondo l'atto d'accusa, i due amministratori avrebbero eluso tasse per un totale di circa 9 milioni di franchi durante il periodo in questione. Il funzionario avrebbe ricevuto un'auto e 2000 franchi al mese per i suoi servizi.

La Procura presenterà le sue richieste in udienza. Il processo si svolgerà dinanzi alla Corte penale presieduta da un giudice unico. Quest'ultimo può pronunciare una pena detentiva fino a un massimo di 2 anni, accompagnata da una multa.

(causa SK.2025.9)