Bellinzonese

Al Ritom una funicolare più capiente, veloce e per Mtb

L’omonima società proprietaria conferma l’investimento da 6,8 milioni: struttura strategica per il turismo e l’operatività degli impianti idroelettrici

È la seconda funicolare più ripida d’Europa
(Ti-Press)
16 settembre 2025
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Mentre a causa di difficoltà tecniche intervenute durante l'esecuzione dei lavori sta richiedendo più tempo del previsto il rinnovo della teleferica del Tremorgio di proprietà dell'Azienda elettrica ticinese (Aet), sempre nell'alta Leventina matura un altro progetto volto a migliorare il trasporto in quota. Dopo alcuni anni di tentennamenti dovuti a ricorsi, valutazioni sull'ingente investimento e ripensamenti, il Consiglio di amministrazione della Ritom Sa di Quinto – società partecipata al 75% dalle Ffs e al 25% dal Cantone Ticino, proprietaria dell'omonima funicolare e degli impianti idroelettrici e che ha il compito di realizzare la nuova centrale pronta nel 2027 – annuncia di aver approvato oggi il credito per il rinnovo dello storica funicolare che vanta la seconda pendenza più elevata d'Europa. L’avvio dei lavori è previsto per ottobre 2026, la conclusione a giugno 2027. La stagione turistica 2026 sarà pertanto assicurata dall’impianto esistente, mentre il nuovo impianto sarà operativo a partire dall’estate 2027.

Valutati diversi scenari

L’intervento previsto, viene specificato in un comunicato, “risponde alle esigenze operative della società e rafforza l’offerta turistica della regione”. In particolare Ritom Sa ha ripreso il progetto avviato nel 2021 da Funicolare Ritom Sa (ndr: la società controllata dal Comune di Quinto e alla quale compete la gestione estiva della funicolare) valutando diversi possibili scenari di sviluppo”, fra cui anche la realizzazione di un ponte tibetano di 400 metri bloccato però da ricorsi. La variante infine approvata dal Cda, senza ponte tibetano, “garantisce la continuità operativa della funicolare e ne rafforza il potenziale turistico”. Infatti l'impianto è e continuerà a essere “di primaria importanza per l’operatività degli impianti poiché assicura un accesso rapido alla diga di Piora anche in caso di inagibilità delle altre vie”, in particolare la strada. Inoltre sul piano turistico “i 22’000 passaggi stagionali medi assicurati negli ultimi otto anni dalla gestione curata dalla Funicolare Ritom Sa testimoniano il suo ruolo di volano per l’economia turistica dell’Alta Leventina”.

Sarà anche un po' più rapida

Da qui la necessità di investire circa 6,7 milioni di franchi a oltre quarant’anni dagli ultimi lavori di ammodernamento. In programma dunque un rinnovo completo della parte elettromeccanica, dei sistemi di automazione e del materiale rotabile, e meglio l’acquisto di una nuova cabina da 80 posti, un terzo più capiente dell'attuale con 50 posti. Nuova cabina che avrà una soluzione dedicata al trasporto delle mountain bike, oggi assicurato ma con meno capacità di trasporto. A beneficiarne anche i tempi di percorrenza, che saranno leggermente ridotti. “I miglioramenti garantiranno una maggiore capacità di trasporto e un servizio più confortevole, in linea con le richieste dell’utenza”. Non da ultimo, in collaborazione col Comune è previsto nella zona della stazione di partenza l'allestimento di un Piano di quartiere a conclusione del cantiere per la nuova centrale.

Impegno condiviso con Comune e Cantone

La nuova funicolare sarà realizzata col contributo diretto di Ritom Sa (sarà più importante rispetto a quello del precedente progetto), a cui si aggiungono i finanziamenti del Comune di Quinto e della Funicolare Ritom Sa. È inoltre previsto un sostegno del Cantone nell’ambito del progetto Mtb Gottardo, reso possibile dalla nuova capacità di trasporto delle biciclette verso l’Alta Leventina. Cantone il cui governo la scorsa primavera ha deciso di non più assicurare il proprio contributo al progetto allargato che, come detto prima, indicava anche la realizzazione di un ponte tibetano da collocare fra la stazione d'arrivo della funicolare e la diga, ma la cui licenza edilizia concessa dal Comune era stata impugnata con un ricorso al Consiglio di Stato (tutt'oggi pendente) inoltrato nel 2024 dalla Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio e dalla Società ticinese per l’arte e la natura. Invece ora il Cantone conferma il proprio contributo ma unicamente per la componente Mtb.

Ponte tibetano, ‘aspettiamo il governo sul ricorso’

Il direttore della Ritom Sa Lucas Dürr evidenzia l'importanza di vedere confermati il Comune, il Cantone e la società di gestione nel ruolo di cofinanziatori, sebbene con cifre ridimensionate; i dettagli delle loro partecipazioni saranno resi noti dai rispettivi organi. L’iniziativa “mira in definitiva ad assicurare la continuità di un’infrastruttura strategica e, al contempo, a consolidare l’attrattiva turistica della regione”. Il progetto “crea infatti le premesse per la realizzazione e lo sviluppo del futuro Spazio d’esperienza Ritom-Piora”. Dal canto suo il sindaco Davide Gendotti specifica che l'ipotesi di ponte tibetano rimane valida, come attrattiva turistica, e che il Municipio attende la decisione governativa sul ricorso prima di pronunciarsi ulteriormente, considerano anche gli eventuali aiuti esterni.

Ritom Sa è stata fondata nel 2015 dalle Ffs e dal Cantone Ticino al fine di realizzare e gestire un nuovo impianto idroelettrico per lo sfruttamento delle acque del lago Ritom. La società è stata costituita in seguito all’approvazione da parte del Gran Consiglio di una concessione per lo sfruttamento delle acque del Ritom per la durata di 80 anni.

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