Aprirà mercoledì 1. ottobre e avrà una capienza di 170 posti letto. Sarà gestito direttamente dal Dipartimento dell'interno
Aprirà le porte mercoledì 1° ottobre e avrà una disponibilità di 170 posti letto. Si tratta del nuovo Centro cantonale polivalente presentato sabato a Camorino. Ospiterà parte dei migranti assegnati al canton Ticino dalla Segreteria di Stato della migrazione nel quadro della loro prima fase di integrazione, ma la sua multifunzionalità permetterà di adattarlo anche nel caso in cui ad averne bisogno fosse la popolazione, come nei casi, ha precisato il Consigliere di Stato Norman Gobbi, di spostamento di persone a causa di incendi o di allontanamenti dal domicilio successivi a violenza domestica.
Particolarità del nuovo Centro, sarà gestito direttamente dall’Amministrazione cantonale per quel che attiene a logistica, amministrazione, sorveglianza e presa a carico sanitaria. La Croce Rossa svizzera collaborerà, su mandato del Dipartimento della sanità e della socialità, per quanto riguarda il percorso integrativo degli ospiti.
Ospiti che potranno appartenere a profili diversi: persone in possesso di uno status di rifugiato, persone che non possono essere rimpatriate a causa della situazione politica nel loro paese e persone in procedura ampliata.
Secondo il direttore del Dipartimento dell’interno Norman Gobbi, il nuovo Ccp «risponde a un obiettivo sviluppato dopo le ultime crisi migratorie, per permetterci di assorbire quelli che sono i flussi migratori importanti. Che, per altro, negli ultimi anni si sono ripresentati in maniera regolare».
La nuova costruzione sorge nel quartiere Ala Munda, accanto allo svincolo autostradale e alla Sezione della circolazione, in una zona discosta dall’abitato, la cui popolazione è comunque stata coinvolta nel processo di informazione sull’edificazione del Ccp e che sabato pomeriggio ha potuto visitare la struttura e relazionarsi con il personale.