Ufficio presidenziale ‘deluso e contrariato’ per la decisione di rinunciare: ‘Incomprensibile’. E invita a partecipare alla manifestazione del 29 novembre

Criticando il Municipio, il Partito socialista di Bellinzona chiede l’adeguamento degli stipendi del personale comunale al rincaro. In un comunicato l’Ufficio presidenziale (presidente Martina Malacrida Nembrini e le due co-vice Ornella Buletti e Martina Minoletti) esprime la propria “delusione e contrarietà” rispetto alla decisione di non prevedere, nel Preventivo 2026, il riconoscimento del rincaro salariale. In effetti l’Esecutivo ha scelto di rinunciare, “per il momento”, all’adeguamento limitato allo 0,2%. “Una scelta che, a fronte dell’aumento generalizzato dei costi della vita, rappresenta un segnale negativo nei confronti di chi ogni giorno garantisce il buon funzionamento dei servizi pubblici della nostra città”. Il riconoscimento del carovita “non è un privilegio, ma un atto di giustizia salariale e di rispetto verso il lavoro pubblico”.
Dal canto suo, ricordiamo, il Municipio a pagina 7 del messaggio sul P26 scrive che “considerate le scelte ad oggi operate dal Cantone si rinuncia, per il momento, all’adeguamento degli stipendi al rincaro, limitato secondo i dati attuali allo 0,2%. C'è tuttavia la sua disponibilità a rivedere questa decisione se anche il Cantone farà lo stesso, evitando disparità di trattamento tra personale docente, polizia, collaboratori delle case per anziani e dipendenti dell’Amministrazione”.
In un contesto economico in cui anche il gettito fiscale cresce grazie all’aumento della popolazione e alla tenuta dell’economia locale, specifica dal canto suo l'Ufficio presidenziale Ps, “è incomprensibile che si chieda ancora una volta ai dipendenti comunali di ‘fare la loro parte’ rinunciando al potere d’acquisto”. Questa scelta “è in contraddizione con la visione di una Bellinzona equa, solidale e attenta alle persone”. Non è tagliando o congelando i salari – rimarca il Ps cittadino – che si costruisce un’amministrazione efficiente, “ma investendo nelle condizioni di lavoro e nel riconoscimento del valore del personale”. Inoltre, “non è tagliando sui salari dei dipendenti comunali, una parte importante dei residenti che ha un’elevata propensione al consumo, che si sostiene l’economia locale”.
Da qui la decisione del Ps di Bellinzona di sostenere la manifestazione del 29 novembre indetta nella capitale ticinese dai sindacati Ocst, Vpod e Sit col sostegno del comitato ‘Stop ai tagli’ che chiede – tra le altre cose – il pieno riconoscimento del rincaro salariale e politiche più giuste per chi lavora nel settore pubblico e parapubblico. La sezione socialista cittadina sarà presente e invita i cittadini a partecipare: “Difendere i salari e i diritti del personale significa difendere la qualità dei servizi pubblici e la coesione sociale”.