La decisione ha creato ritardi nella partenza del progetto. Ecco perché il Municipio chiede la proroga di un anno del diritto di compera delle azioni

Del Sun Village di Acquarossa si discute da un lustro e più. E al momento la posa della prima pietra ancora non si staglia all’orizzonte. Eppure a inizio anno sembrava che tutti i nodi si fossero sciolti, ma poi il progetto era tornato ad arenarsi. Il motivo, dopo alcune spiegazioni fornite ieri dal Municipio in un comunicato, lo dettaglia oggi lo stesso Esecutivo nel messaggio (con relativa Convenzione) licenziato all’indirizzo del Consiglio comunale che si riunirà il 17 dicembre. Messaggio col quale si chiede la concessione di una proroga di un anno sul diritto di compera dell’intero pacchetto della Centro Turistico Acquarossa (Cta) da parte della Sun Village Projects (Svp), diritto attualmente in scadenza il 31 dicembre 2025. La Cta, ricordiamo, è proprietaria della particella di 25’269 metri quadrati sulla quale dovrebbe sorgere il complesso turistico-alberghiero. Stando al messaggio municipale, nell'anno che volge al termine non sono andate in porto le trattative “allora ben avanzate con un Fondo immobiliare svizzero, specializzato nella costruzione e gestione di villaggi alpini”. Un inghippo non imputabile alla Svp, bensì a “questioni proprie al Fondo, che con gli ultimi capitali raccolti ha dovuto, su ingiunzione della Finma (l'autorità di vigilanza sul mercato finanziario svizzero, ndr) abbattere il suo livello di indebitamento”. Ciò che le ha così impedito di “procedere con la realizzazione del nuovo villaggio”.
L’acquisto del pacchetto azionario della Cta dovrebbe portare all’inizio dei lavori per l’edificazione del Sun Village, centro turistico-alberghiero di enorme importanza economica per tutta la Val di Blenio. Il progetto infatti prevede la costruzione di un albergo con 69 camere (con spa e piscina) e 195 appartamenti per i quali, recita il messaggio dell’Esecutivo, “è stata chiesta la deroga alla Legge federale sulle abitazioni secondarie per poter vendere il 20% degli appartamenti senza il vincolo della messa in affitto a terzi”. In pratica soltanto l’80% verrà messo in vendita con la formula di aparthotel. In totale l’edificazione del Sun Village metterà a disposizione 480 posti letto, una vera manna per il Comune e per la regione.
Il mancato accordo col Fondo immobiliare ha costretto i promotori a mutare strategia e a decidere “di vendere una parte degli appartamenti previsti per poter finanziare la costruzione della struttura alberghiera”, con la conseguente richiesta di una deroga alla Legge federale sulle abitazioni secondarie. Fondamentale, allo stadio attuale del progetto, la sua promozione verso possibili interessati. Perciò la Svp si è appoggiata a “una società di marketing specializzata nella promozione turistica e immobiliare”. Agenzia che ha “assunto il mandato solo una volta appurata la bontà e viabilità del progetto stesso”, precisa il Municipio.
A differenza della decisione del dicembre 2024, che già aveva concesso una deroga di un anno (senza condizioni) per l’acquisto del pacchetto azionario della Cta, la nuova convenzione subordina l’accordo al pagamento di 130’000 franchi che andranno a sommarsi ai 520’000 già versati a titolo di acconto. L’importo andrà pagato entro il 31 gennaio 2026, dopodiché, per rendere effettivo l’acquisto, la Svp dovrà versare il saldo del prezzo di vendita di 2’600’000 franchi, vale a dire 1’950’000 franchi. Dopo aver spiegato al Municipio, in una riunione tenutasi lo scorso 25 settembre, le nuove strategie societarie, i promotori hanno dunque chiesto la proroga del diritto di compera e, nel contempo, “avviato un nuovo aumento di capitale in modo da disporre dell’ammontare necessario” a tale scopo “e per finanziare i prossimi passi che si spera portino all’identificazione di uno o più investitori di riferimento”.
L’acquisto delle quote azionarie della Cta e del relativo terreno edificabile rappresentano una ‘conditio sine qua non’ per l’avvio dei lavori. Tuttavia da solo non basta a garantire che il Sun Village vedrà un giorno la luce. Perciò nella Convenzione il Municipio ha preso in considerazione anche la sciagurata eventualità di una mancata realizzazione. Di conseguenza, nel caso in cui i promotori “dopo aver esercitato il diritto di compera non fossero in grado di iniziare i lavori entro il 31 dicembre 2026 (che può essere prorogato dal Municipio di un anno su richiesta motivata dei promotori), si impegnano a offrire in vendita immediatamente l’intero pacchetto azionario della Cta”, con l’obbligo di informare l’Esecutivo, tenuto a dare il suo consenso, sul nome di un eventuale acquirente. Nel caso in cui la vendita non dovesse andare in porto, “i promotori offriranno immediatamente al Comune di Acquarossa, che si impegna ad acquistare”, il terreno in questione al prezzo concordato di 1’950’000 franchi.