RIVIERA

Servizio sociale, chi fa da sé fa per tre

Il Municipio chiede al Legislativo la disdetta della convenzione con Biasca, Pollegio e Personico per ragioni finanziarie e di indipendenza nelle scelte

17 novembre 2025
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Chi fa da sé fa per tre. Un vecchio adagio che potrebbe calzare a pennello per il Comune di Riviera, il cui Municipio ha infatti deciso di presentare al Consiglio comunale un messaggio con il quale si chiede la disdetta della convenzione con i Comuni di Biasca, Pollegio e Personico concernente il Servizio sociale intercomunale (Ssi), convenzione stipulata nel 2012. Un servizio che Riviera procederà a implementare per conto suo.

Indispensabile conoscenza di popolazione e territorio

Nel suo scritto, l’Esecutivo tiene a sgombrare il campo da possibili fraintendimenti e illazioni e ribadisce come il lavoro svolto dalle attuali collaboratrici dell’Ssi sia “apprezzato dall’Esecutivo e dalla popolazione, dunque un ritiro della convenzione in essere non deve essere letto in ottica di critica circa il loro operato”. La scelta è legata ad altri aspetti, non da ultimo quello finanziario. Considerando come da preventivo per il 2025 a Riviera spetterebbe il pagamento di una quota parte di 71’272 franchi, “l’assunzione di una figura al 50%, dovrebbe avvenire a impatto positivo o quantomeno neutro”. Tuttavia, vi sono altri motivi che hanno spinto il Municipio a considerare la disdetta della convenzione. A cominciare da quello legato “all’indipendenza e al totale controllo nelle scelte e nelle modalità operative. Attualmente, queste sono demandate al Comune di Biasca, in virtù della convenzione in essere che stabilisce un Comune polo amministratore del servizio”. La vicinanza e la conoscenza del territorio e della sua popolazione, secondo l’Esecutivo, rimangono fondamentali per il buon funzionamento di un servizio chiamato a operare all’interno di una società contemporanea dall’accresciuta fragilità (persone sole, famiglie monoparentali, anziani…). “Essendo un lavoro intimamente legato alla conoscenza e al contatto con il territorio, tali attività stanno diventando viepiù importanti per garantire un tessuto sociale sano e forte, pronto alle numerose sfide che la contemporaneità pone”.

Altro aspetto a favore di una via autonoma, quello legato al possibile sviluppo strategico. Scrive l'esecutivo: “Una figura interna darebbe al Municipio la possibilità di dettare una propria linea a 360 gradi sul tema sociale, non limitandosi peraltro alla gestione dei casi, ma integrando anche una strategia proattiva. Inoltre, essendo presente in organico anche l’operatrice di prossimità (che, si tiene a sottolineare, ha tutt’altro scopo), potrebbero nascere interessanti collaborazioni e sinergie”.

Quarantadue casi lo scorso anno

Nel messaggio, il Municipio fa notare come il numero dei casi trattati, prendendo in considerazione un lasso di tempo che va dal 2017 al 2024, sia rimasto stabile, sopra quota 160, con un picco di 217 incarti gestiti proprio lo scorso anno. Un trend simile a quello registrato a Riviera, “con dei numeri in tendenza alla crescita per tutto il periodo d’osservazione, fino ad arrivare a 42 casi trattati l’anno scorso”, contro i 28 del 2018. Per quanto riguarda la quota di riparto, nonostante una popolazione rimasta pressoché stabile (dai 4’220 abitanti del 2018 ai 4’269 del 2025), l’aumento dei casi ha fatto schizzare verso l’alto il contributo del Comune al Servizio sociale intercomunale, passato da 64’826 a 71’272 franchi. Tuttavia, se i 42 casi del 2024 rappresentano il 19,35% del totale (a Biasca ve ne sono stati 156, il 71,89%), la quota parte di Riviera rappresenta il 36,93% del totale: “Risulta dunque chiaro che il nostro Comune, secondo l’attuale calcolo della convenzione, contribuisce in maniera non proporzionale al numero di casi”. Da qui l’idea di internalizzare il servizio, “pur comprendendo come quella attualmente in uso sia l’unica formula di calcolo veramente applicabile in questo contesto”.

Un anno di tempo per il passaggio di consegne

Per quanto attiene alla percentuale di impiego, “considerando l’attuale dotazione di personale dell’Ssi (1,5 unità) e i numeri attuali (20% dei casi totali), si ritiene che una dotazione di 0,3-0,5 unità possa risultare sufficiente a garantire il livello di servizio attuale”.

Pur evidenziando la possibilità di dover far fronte ad alcune difficoltà, in primis la necessità di integrare la nuova figura e dare avvio a un processo del tutto nuovo per il Comune, il Municipio ritiene l’internalizzazione del Servizio sociale e la conseguente disdetta della convenzione, un’interessante opportunità da cogliere. Disdetta che, si precisa infine, secondo l’articolo 11 della convenzione, va presentata con un anno d’anticipo. Di conseguenza, se il Legislativo comunale dovesse decidere di seguire l’indicazione dell’Esecutivo, l’accordo con Biasca, Personico e Pollegio verrebbe a cadere a fine 2026, con un’entrata a regime del nuovo servizio per il 2027. Rimarrebbe un anno di tempo per “per svolgere con l'Ssi di Biasca i dovuti passaggi di consegne degli incarti di competenza di Riviera”.