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‘Macché ritiro, il messaggio dev'essere portato avanti’

Sperimentazione viaria in Città Vecchia a Locarno, con il Centro si schiera solo una parte di Lega-Udc. Contrari Plr, tutta la sinistra e i Verdi

In sintesi:
  • Ps, Pc e Pop unanimi: ‘Messaggio da mantenere’
  • Bäriswyl (Udc): ‘Messaggio non solo da ritirare, ma anche da eliminare, come la sperimentazione’
Città Vecchia al centro del dibattito politico locarnese
(Ti-Press)
24 febbraio 2025
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Rischia di diventare un semplice conteggio dei voti, la questione di “principio” legata alla sperimentazione viaria in Città Vecchia a Locarno. In risposta alla netta presa di posizione del Centro, che chiede un ritiro del messaggio prima ancora che il gruppo misto (favorevoli, contrari, Pro Città Vecchia e Municipio) si metta al lavoro, si registra infatti l'appoggio al mantenimento da parte di tutta la Sinistra Unita (Ps, Pc e Pop), del Plr e anche dei Verdi. Sul fronte Lega-Udc il pensiero di vertice (capogruppo in legislativo Bruno Bäriswyl, Udc) è chiaramente orientato non solo verso il ritiro del messaggio, ma anche verso la sua eliminazione, mentre in casa leghista vi sono pareri diversificati, ma anche un chiaro appoggio al mantenimento del messaggio da parte del municipale Bruno Buzzini.

Si ricorderà che la miccia era stata accesa dalla sezione del Centro, che in una nota giudicava più saggio rimandare il voto della richiesta di credito di 140mila franchi per la sperimentazione a dopo che il gruppo di lavoro avrà capito cosa funzioni, cosa no e cosa possa essere migliorato. In particolare, la capogruppo in Consiglio comunale Barbara Angelini Piva aveva annunciato che proporrà alla Gestione (di cui fa parte) di invitare l'esecutivo a ritirare il messaggio, per poi ripresentarne uno “fondato su basi più solide e su un consenso più ampio fra le parti interessate”.

Il Ps: ‘Tutte le condizioni per entrare nel merito’

A stretto giro di posta, domenica in tarda serata si è fatto vivo il Ps, la cui sezione cittadina si dice fermamente contraria al ritiro del messaggio. Questo poiché “ritiene che vi siano tutte le condizioni per entrare nel merito del messaggio municipale, che si limita a proporre una sperimentazione: un’occasione per valutare soluzioni di compromesso tra chi, come noi, da anni chiede la pedonalizzazione della Città Vecchia e chi si oppone a qualsiasi cambiamento”. Inoltre, prosegue, “la recente decisione di istituire un gruppo di lavoro paritario tra Municipio, Pro Città Vecchia, abitanti, lavoratori e commercianti non potrà che rafforzare e consolidare una proposta di credito che riteniamo irrinunciabile”.

La sezione del Ps parla di “una moderata proposta municipale” e ricorda il Piano particolareggiato del centro storico degli anni 80 che “mirava a migliorare la qualità di vita nel quartiere, favorendo la residenza e le attività economiche locali”. Tuttavia, constata il Ps, “in 40 anni non è mai stata adottata una misura efficace per ridurre il traffico di transito, che oggi conta oltre 6’000 veicoli al giorno, penalizzando chi ci vive e lavora”.

Poi c'è stata l'ora H, con l'apertura della Mappo-Morettina, progettata “per sgravare il centro urbano dal traffico parassitario, prevedendo quindi la chiusura di via Borghese”. Ma, “mentre i comuni vicini hanno applicato provvedimenti coerenti con l’uso della galleria – come la chiusura del passaggio ferroviario al Burbaglio a Muralto e di via Simen a Minusio –, a Locarno questa misura non è mai stata attuata, vanificando in parte l’investimento pubblico. Tant’è che sia il Cantone, sia la Confederazione hanno più volte sollecitato il Municipio ad adeguarsi agli obiettivi dell’opera”. Infine, risale al 2006 l'introduzione della Zona Incontro in Città Vecchia (non messa nelle condizioni di ridurre il traffico) e l'attuale progetto di sperimentazione, che per il Ps è “la risposta giusta” ai problemi di traffico del nucleo.

All'interno della coalizione di sinistra ci sono anche il Pc e il Pop. «Il Partito comunista di Locarno, nonostante presenti al suo interno diverse sensibilità sul tema, è concorde nel non appoggiare una richiesta di ritiro del messaggio – dice uno dei tre consiglieri comunali, Gionata Genazzi –. Questo poiché sarebbe alquanto incoerente ritirare il messaggio ora che è stato creato un gruppo di lavoro (comprendente anche i contrari); inoltre, il Pc ritiene che sia opportuno svolgere l'esercizio democratico del voto in Consiglio comunale». Pure «assolutamente contrario al ritiro del messaggio», è Gianfranco Cavalli, unico esponente del Partito operaio popolare (Pop): «Senza messaggio il lavoro consultivo con i gruppi di interesse perderebbe di senso. Inoltre, parliamo di una sperimentazione, che in quanto tale sarà chiamata a dimostrare se le misure indicate possono funzionare oppure no».

Il Plr: ‘Dal Centro mossa avventata’

Come la Sinistra la pensa la sezione liberale radicale di Locarno, i cui tre esponenti (fra cui il sindaco) rappresentano la maggioranza relativa in Municipio. Stefano Lappe, presidente sezionale, chiarisce che «noi siamo fermamente contrari al ritiro del messaggio, poiché una simile richiesta denota una mancata comprensione del ruolo del gruppo di lavoro, istituito proprio per affinare, accompagnare e valutare la sperimentazione. Salutare la creazione del gruppo e, al contempo, chiedere il rinvio del messaggio, come intende fare il Centro, rappresenta una mossa avventata, con una chiara connotazione politica, che non possiamo condividere. Anche qualora i contenuti attuali del messaggio non risultassero del tutto soddisfacenti, sosteniamo il metodo adottato, che ora si sviluppa in funzione degli esiti del gruppo di lavoro. È inoltre essenziale ricordare che il diritto di emanare e ritirare messaggi spetta esclusivamente al Municipio, mentre la Gestione, se lo ritiene a maggioranza, può soltanto sollecitare l’esecutivo a valutare tale possibilità».

Fra i Verdi e Indipendenti, al portavoce Marko Antunovic quella del Centro sembra «un po’ una trovata per attirare l’attenzione. Noi siamo favorevoli alla sperimentazione e in ogni caso contrari al ritiro del messaggio. La collega del Centro potrà senz’altro chiedere in Gestione di proporre al Municipio il ritiro, ma saremo noi commissari a dover decidere a maggioranza se questa richiesta debba o meno partire».

Bäriswyl: ‘Soldi sprecati’

Più “colorato” il parterre a destra, dove il municipale della Lega Bruno Buzzini difende il messaggio e non è d'accordo con un eventuale ritiro – «anche perché in Municipio io l'ho appoggiato» –, mentre il capogruppo in Consiglio comunale Bruno Bäriswyl (Udc) si schiera in modo chiaro non solo per il ritiro del messaggio, ma anche contro la sperimentazione: «Questi qui sarebbero veramente soldi sprecati: l’esercizio è inutile, perché tutti sanno che limitando il traffico in Città Vecchia si starà meglio, ma contemporaneamente si arrischia di uccidere i commerci. Le mie sono le parole di uno che ha creduto in Città Vecchia, ma in 37 anni non l’ha mai vista decollare: i miei negozi pagano oggi la metà dell’affitto che pagavano 30 anni fa. Questo perché non c’è gente, non ci sono i numeri e non si riesce a concretizzare la famosa scala mobile che collegherebbe Piazza Grande al nucleo storico. Secondo me il traffico di transito va tolto, ma di notte».