La reazione del sindaco di Ascona alla decisione del Tram, che ha respinto i ricorsi per le schede tritate alle elezioni dello scorso aprile
La decisione del Tribunale cantonale amministrativo (Tram) che ha respinto i ricorsi intentati contro l’elezione del Municipio del Borgo di Ascona del 14 aprile scorso per la vicenda delle schede tritate, viene accolta positivamente dallo stesso Esecutivo, che ha inviato una nota ai media: “Secondo la sentenza – si legge nel comunicato stampa – il Tribunale non nutre dubbio alcuno sul fatto che siano state distrutte, per motivi d’ordine pratico, unicamente schede che non potevano né dovevano essere considerate ai fini dello spoglio e sulle quali era escluso che potesse essere operata anche una qualsiasi ulteriore verifica o maggiore accertamento da parte dell’Ufficio elettorale o dell’Autorità cantonale. Nulla, secondo il Tribunale, lascia supporre che il personale amministrativo abbia agito con negligenza o superficialità e tantomeno che i fatti fossero suscettibili di condurre a errori o manipolazioni nell’ambito dei lavori di preparazione allo spoglio”.
E ancora: “Il Tribunale ha inoltre precisato che l’istruttoria ha permesso di fornire un quadro completo di quanto avvenuto. In particolare, per quanto concerne la composizione dell’ufficio elettorale e la tenuta dei verbali, non ha riscontrato manchevolezze tali da influenzare l’esito del voto e da portare l’annullamento delle elezioni”. Infine: “Abbiamo sempre riposto fiducia nell’operato dei nostri organi, e confidavamo nell’esito della procedura, evasa in maniera solida e ampiamente motivata dalla citata decisione del Tram”.
«Finalmente la decisione è arrivata – commenta dal canto suo il sindaco Giorgio Gilardi –. Sono passati dieci mesi. Ero fiducioso e sono contento che si fuga qualsiasi dubbio sull'onestà e la correttezza del personale che lavora nella nostra amministrazione. Sugli eletti aleggiava una sorta di alone, come se fossero provvisori e non legittimati a lavorare. Questa nube si è dissipata e le insinuazioni sono state fugate. Possiamo continuare a operare con più serenità e con la consapevolezza di essere a tutti gli effetti i rappresentanti scelti dalla popolazione asconese».