Prevista dal PaLoc3, collegherà l'Arbigo al percorso sull'argine della Maggia, lungo la storica ‘strada ferrata’. La spesa prevista: 885mila franchi
Completare e mettere in sicurezza il percorso ciclopedonale della “ex ferrata” che attraversa il quartiere delle Campagne a Losone. La stradina collega il comparto d'Arbigo alla ciclopista sull’argine destro della Maggia: un tempo ospitava i binari per i convogli che portavano i massi necessari per imbrigliare il fiume. L'investimento previsto ammonta a 885mila franchi e rientra nell'ambito del PaLoc3. Il Municipio sottoporrà la richiesta di credito al Consiglio comunale nel corso della prossima seduta.
“L'intervento si inserisce in un contesto strategico volto a potenziare le infrastrutture di mobilità lenta, rafforzando il sistema di connessioni sia a livello locale che regionale – indica il Municipio nel testo che accompagna la richiesta di credito –. Il tracciato si sviluppa lungo un percorso storico noto come “strada ferrata”, originariamente realizzato tra il Diciannovesimo e il Ventesimo secolo per il trasporto dei blocchi di pietra utilizzati nella costruzione degli argini del fiume Maggia. La via, costruita sul pianoro superiore del comparto Campagne, permetteva di collegare la piana sottostante la montagna al corso del fiume. Nel corso del secolo successivo, il comparto Campagne ha subito una significativa trasformazione, evolvendo in un’area residenziale che ha progressivamente perso interesse per il tracciato storico, relegandolo a un ruolo marginale”.
Il progetto di riqualifica urbanistica, “si distingue per la sua attenzione al recupero e alla valorizzazione della strada ferrata, che rappresenta un'importante testimonianza storica e morfologica del territorio – specifica l'Esecutivo –. L'obiettivo è rilanciare questo tracciato come infrastruttura ciclopedonale moderna e sicura, trasformandolo in un elemento cardine dello spazio pubblico del quartiere. Attraverso un’attenta integrazione della memoria storica del luogo, il progetto non solo ripristina il collegamento originario con il fiume, ma lo reinterpreta in chiave contemporanea, creando un corridoio verde e fruibile che contribuisce alla qualità della vita urbana e alla sostenibilità ambientale. L’iniziativa si configura così come un modello di rigenerazione territoriale in grado di conciliare esigenze storiche, sociali e ambientali, offrendo alla comunità una risorsa preziosa per la mobilità sostenibile e il benessere collettivo”.
Una delle locomotive a vapore del trenino che un tempo trasportava i blocchi di granito verso il fiume Maggia è tuttora visibile nel giardino dell’Albergo Losone. Il sedime della strada ferrata è stato donato successivamente al Comune dal Consorzio correzione fiume, che aveva realizzato l’imponente opera di arginatura. Nel Piano regolatore la stradina è classificata come percorso ciclabile. Tuttavia, negli ultimi decenni, la striscia di terreno è stata invasa prima dalla vegetazione e poi da alcune occupazioni da parte di giardini privati.
La pista ciclopedonale, larga 2,50 e lunga 716 metri, sarà disposta quanto più possibile a ridosso dei mappali privati: “Questa configurazione permette di liberare e valorizzare lo spazio rimanente, favorendo l’inserimento di elementi utili alla fruizione pubblica, come sedute e aree di verde urbano”, illustra il Municipio. Per pavimentare il percorso ciclopedonale verrà posata una miscela uguale a quella già utilizzata per la pista che si sviluppa dal comparto delle scuole fino al Meriggio, realizzata interamente con materiali riciclati per contribuire alla sostenibilità ambientale. Inoltre, lungo il tratto “verrà inserita una superficie verde composta di una vegetazione bassa, fatta di piante perenni, che oltre a migliorare l’estetica, svolgerà un ruolo fondamentale come sistema di drenaggio urbano sostenibile, attraverso l’implementazione di ‘rain garden’ (bacini di infiltrazione)”.
Nel progetto, infine, è inserita anche l'installazione di due pannelli informativi “che possano raccontare la memoria storica del luogo e descrivere il concetto paesaggistico e di biodiversità della rete ciclopedonale”. Per garantire i necessari livelli di visibilità e sicurezza saranno posizionati dei candelabri alti tre metri e mezzo lungo il tracciato, così come un sistema di illuminazione bassa al suolo, con punti luce posti vicino agli spazi di sosta, per creare un’atmosfera rilassante.
Nel 2016, il Municipio aveva inserito nel PALoc3 il completamento e la messa in sicurezza della rete ciclopedonale ex ferrata: “Si tratta di una misura locale e quindi gestita completamente da Losone. La misura prevede la presa a carico di tutti i costi da parte del Comune con un finanziamento forfettario della Confederazione. Nel caso specifico è previsto un contributo massimo di 162mila franchi, a condizione che i lavori abbiano inizio prima della fine del 2025”. Il credito necessario ammonta perciò a 723mila franchi. Stando al Municipio l'investimento “risulta sostenibile per le finanze comunali”.