Locarnese

‘Cent'anni in 100 immagini’, in mostra la Muralto di ieri

Straordinaria carrellata di ricordi nell'esposizione allestita alla Cà Rossa in via Stazione a Muralto da Marco Garbani Nerini

Viale Verbano con viale Cattori negli anni 40
(archivio foto garbani)
16 aprile 2025
|

Sapere da dove veniamo per capire chi siamo. È la grande verità su cui sembra costruita “Muralto ieri - 100 anni in 100 immagini”, l'apprezzabile mostra fotografica allestita da Marco Garbani Nerini alla Cà Rossa in via Stazione 6 a Muralto, visitabile il martedì e il giovedì dalle 15 alle 17, il sabato dalle 14 alle 17, ogni venerdì dalle 17.30 con una visita guidata, o su appuntamento chiamando Foto Garbani allo 091 735 34 10.

Il campionario di testimonianze visive proposto ai visitatori è una preziosa rarità che Marco Garbani Nerini ha estrapolato dagli archivi della famiglia e da quello dei Fratelli Büchi. Troviamo immagini di transumanza urbana, il vecchio tram, la devastazione dell'alluvione del 1931; ci sono le visite pastorali, una manifestazione pro Avs organizzata in Piazza Stazione a metà anni 40 e l'iconica vetrina di un'istituzione come il Franz Karl Weber, che per anni ha catalizzato sogni e desideri di generazioni di piccoli locarnesi.

Non solo: l'evoluzione del territorio (nonché, spesso, l'involuzione di alcuni suoi elementi) emergono molto bene da un confronto fra antichi fasti e attuali miserie. Prima fra tutte quella dell'albergo Beau Rivage, sul lungolago, che da anni langue in stato di abbandono e del quale non si può non rimpiangere il lignaggio negli anni 30 e 40 del secolo scorso. Stesso discorso per ciò che era e come si presentava viale Verbano negli anni 40, una cui panoramica ci parla anche del “primo”, magnifico viale Cattori, il collegamento fra lago e stazione oggi protetto da migliaia di firme contrarie al disegno viario riguardante il futuro nodo intermodale.

Ma di grande impatto sono anche molte altre immagini in esposizione. Fra tutte l'arrivo in pompa magna in treno del consigliere federale Giuseppe Motta nel 1939, accolto da una folla davvero d'altri tempi. Altri tempi erano pure quelli testimoniati dai manifesti cinematografici che pavesavano il porticato di via della Stazione sottostante il Grand Hotel, nel cui parco si tenevano le proiezioni all'aperto del Festival del Film. Insomma, una carrellata di ricordi utilissima per situarci nel tempo e nello spazio e che partendo da Muralto ci dà la misura di quanto e come sia cambiata la regione in cui viviamo.

L'esposizione è stata promossa da Bruno Toma – in collaborazione con Edoardo Oppliger – per Muralto per tutti ed è sostenuta dal Comune e fondazioni di Muralto.