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Alluvione e tempo pazzerello, le sirene del Salva suonano meno

Licenziato il Consuntivo 2024 del Servizio ambulanza, con una flessione dei costi a carico dei Comuni e dell'interventistica. Ma serve personale

(Salva)
5 maggio 2025
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Costi, a carico dei Comuni, in calo. Ma, soprattutto, meno uscite. È stato ad ogni buon conto un anno assai difficile il 2024, segnato dalla devastante alluvione, per il personale del Servizio ambulanza del Locarnese e valli (Salva). Se il bilancio economico risulta nettamente migliore rispetto alle previsioni di spesa, c’è da fare i conti, da un quadriennio a questa parte, anche con un costante, lieve, aumento della quota pro capite.

Lo si evince dal messaggio Consuntivo 2024 che i delegati dell’associazione saranno chiamati a votare il prossimo 11 giugno. Per quanto riguarda le cifre essenziali, le uscite correnti sono state pari a 8,54 milioni, compensate da entrate per 6,6. Il fabbisogno risultante è di 1,92 milioni, corrispondente a un pro capite di 27,21 franchi. Rispetto al preventivo, vi sono minori costi per poco più di 10mila franchi e maggiori ricavi per 670mila e questo nonostante il fatto che, come detto, le missioni di soccorso siano calate rispetto al 2023. Proprio quell’anno segna una sorta di svolta, dal momento che la crescita degli interventi si ferma e inizia una diminuzione (-6,1%). Il motivo? La meteorologia: non vi è infatti stato quel picco estivo di chiamate d’aiuto che solitamente caratterizza l’attività del Salva: primavera piovosa e l’alluvione di fine giugno hanno tenuto alla larga molti turisti e ridotto anche l’attività all’aria aperta, facendo scemare le richieste.

Media giornaliera di 16 interventi

Guarda caso, il mese caratterizzato dalla maggior operatività è stato ottobre (562 chiamate). Nel corso del 2024 il personale ha compiuto 5’800 missioni con l’ambulanza, contro le 6’177 del 2023, con una media giornaliera di quasi 16 interventi. Il Servizio specialistico è stato invece sollecitato 1’834 volte. Marzo ha fatto segnare il minor numero di missioni (436). La ripartizione degli interventi tra fascia diurna e notturna ricalca quella degli anni precedenti; il luogo in cui si verifica il maggior numero di interventi rimane l’abitazione (44% dei casi), mentre si osservano marcate flessioni delle missioni che interessano le case anziani, gli ospedali e le cliniche. Ad aver maggiormente bisogno di aiuto sono risultati, anche se di poco, gli uomini (50,9%) rispetto alle donne.

A completare il ventaglio dei dati statistici, da segnalare che il lunedì è risultato il giorno più ‘caldo’, mentre hanno conosciuto una flessione gli interventi nei fine settimana. Ultima curiosità, quella relativa ai chilometri percorsi dalle ambulanze, che sono stati circa 281mila 500, contro i 279mila del 2023. Segnaliamo che in occasione delle due alluvioni (Vallemaggia e Moesano), il Salva è stato coinvolto nel Dispositivo eventi straordinari allestito per affrontare le due tragedie.

Personale d’emergenza cercasi

Rimane assai critica anche la dotazione di personale necessario alla corretta copertura del servizio, sia in termini di unità, sia di figure riconosciute secondo le direttive IAS. In aiuto, come sempre, vi sono i volontari, grazie ai quali è possibile pianificare compiti e turni. In attesa di una nuova infornata di professionisti che potrebbe arrivare grazie al nuovo progetto federativo denominato DIAS, per la formazione specifica di infermieri che, al termine di un percorso formativo di due anni, potranno conseguire il diploma di soccorritore diplomato.

I soci sostenitori oltre quota seimila

Il report dell’attività parla di un anno da record per i ricavi, che hanno registrato un più 11,27 rispetto al preventivo. Le maggiori entrate permetteranno un risparmio ai Comuni. Da record anche il fatturato derivante dai picchetti sanitari (oltre 113mila franchi) garantiti per manifestazioni di grande richiamo (Moon & Stars, triathlon, Concorso ippico di Ascona ecc.) ma non solo. Positive indicazioni arrivano anche dai sostenitori dell’associazione: dopo una leggera flessione degli introiti, l’ammontare dei contributi raccolti è tornato a crescere. Anche due importanti aziende della regione hanno sottoscritto un accordo a beneficio dei loro dipendenti. A 16 anni dal lancio della campagna, il numero dei sostenitori ha superato quota 6mila. Una dimostrazione di fiducia da parte della cittadinanza, che premia il lavoro dell’intero sistema sanitario ma soprattutto di coloro (professionisti, medici, infermieri, volontari) che si aggiornano al meglio delle proprie possibilità per offrire, a chi è in difficoltà, un intervento di caratura altissima.