laR+ Bignasco

Il Centro ricreativo-turistico guarda anche al Lido di Locarno

Il progetto da 9 milioni riprende slancio con incontri e riunioni con i portatori d'interesse. Si studiano possibili collaborazioni per la sua gestione

(Comune di Cevio)
7 maggio 2025
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C’è un progetto di grande rilevanza per l’alta Vallemaggia e il suo futuro che, dopo essere stato accantonato in un cassetto per ovvie ragioni durante il nubifragio che lo scorso 29-30 giugno ha devastato le valli Bavona e Lavizzara, è ripartito con grande slancio. Si tratta del futuro Centro ricreativo-turistico di Bignasco, presentato alla popolazione del capoluogo valmaggese lo scorso 22 febbraio, in una sala gremita in ogni ordine di posto a dimostrazione dell’interesse suscitato dal progetto. Il costo dell’investimento complessivo di 9 milioni di franchi non è certo poca cosa, ma l’interesse dimostrato – anche dai privati – per quest’idea è tale da aver invogliato l’autorità municipale a rispolverare l’incarto e rimetterlo sui giusti binari. Anche perché fa parte di una visione strategica economica capace di coinvolgere molteplici ambiti, ricorda la sindaca Wanda Dadò a ‘laRegione’: «Per questo motivo ci siamo riattivati e stiamo lavorando alacremente al progetto. Proprio di recente anche Ofima SA ha deciso di contribuire alla sua realizzazione con una donazione di 250mila franchi. Ci sono anche altri potenziali partner privati interessati a finanziare il Centro ricreativo-turistico. A testimonianza dell’interesse e dell’aspettativa che circondano l’atteso via alla fase realizzativa. La raccolta fondi è importante per ridurre i finanziamenti bancari, che incidono sensibilmente sulla gestione corrente. Purtroppo abbiamo perso alcuni mesi di tempo a causa dell’alluvione e la capo dicastero opere pubbliche e il nostro Ufficio tecnico hanno ovviamente dovuto dare la precedenza alla ricostruzione post nubifragio».

Il sostegno da parte di partner istituzionali e privati

Il Centro ricreativo e sportivo, nato dalla matita dell’architetto di Madrid Ortiz Daniel Fraile, abbraccerà gli interessi di tutti: popolazione indigena, scolaresche, turisti, la casa anziani (attività in piscina per persone della terza età), le società sportive, i gruppi. «Sarà anche un punto di incontro per le famiglie e i nostri anziani, in cui socializzare e passare un pomeriggio in compagnia all’aperto. «Vorremmo poter recuperare il tempo perduto e per questo stiamo anche organizzando riunioni e incontri con tutti i portatori d’interesse». Voluto nella prospettiva di offrire spazi e servizi al vivere quotidiano della comunità locale (prolungando nel contempo l’offerta turistica sull’arco dell’intero anno), il complesso, lo ricordiamo, è inserito nel Masterplan Vallemaggia e verrà realizzato sul sedime dove ora sorge il campo da calcio di Bignasco; al suo interno troveranno posto una piscina riscaldata con un’ampia vetrata, una vasca per i bimbi, un piccolo centro spa con vista sulla valle e la cascata (comprendente sauna, bagno turco, doccia di contrasto, piscina idromassaggio), gli spogliatoi, un bistrot. Nel progetto è inoltre inserita anche la ristrutturazione dell’area camper, confinante con il Centro. Dusca Schindler, municipale e capo dicastero edilizia pubblica e privata, nonché membro dell’apposito gruppo di lavoro istituito dal Municipio, fa il punto della situazione: «Non stiamo costruendo una cattedrale nel deserto bensì un’infrastruttura adeguata a quelle che sono le esigenze dell’utenza. Per anni in paese si è parlato della necessità di rinnovare la vecchia piscina di Bignasco e ora, finalmente, la rivalutazione dello stabile e di tutta l’area può partire. A livello architettonico, la progettazione di massima è conclusa e condivisa. L’elaborato piace, il sostegno finanziario dal resto della Valle si fa sentire. Abbiamo da affrontare un investimento di 9 milioni di franchi. Di questi la metà è garantita dalla Nuova politica regionale, almeno il 25% è da assicurare tramite mezzi propri e il rimanente attraverso un finanziamento bancario. Nel frattempo abbiamo ottenuto una promessa di partecipazione di 800mila franchi dalla Fondazione Vallemaggia Territorio Vivo, ai quali vanno aggiunti i 250mila di Ofima SA. Manca dunque poco più di un milione per raggiungere l’importo minimo che deve garantire il promotore. La nostra ambizione è quella di ottenere un importante sostegno all’investimento e a tale scopo stiamo preparando una campagna di raccolta di fondi. Una volta ultimata questa fase e consolidato il business plan, potremo partire con la progettazione definitiva».

Forme di partenariato

Altro aspetto di rilievo, quello legato alla futura gestione dell’impianto: «Stiamo valutando forme di partenariato (con i Comuni, le scuole cantonali, il Centro socio-sanitario) e, in quest’ambito, abbiamo pure preso in seria considerazione una collaborazione con il Lido di Locarno. Dai primi contatti positivi è emersa una volontà di sostegno da parte loro. Vedremo il seguito. Di certo non dovrà essere compito del Comune di Cevio gestire la piscina e l’area camper». L’obiettivo è ambizioso: tra il 2027 e i primi del 2028 il via ai lavori, l’inaugurazione tra il 2029 e il 2030. L’impianto sportivo polivalente, che andrà a rimpiazzare la vecchia struttura balneare di Bignasco, rappresenterà un valore aggiunto per la comunità migliorando l’offerta turistica, trasformando un Comune in una comunità viva. Un circolo virtuoso che genererà benessere, inclusività e occasioni di crescita e sviluppo con risvolti sociali ed economici.