Dalle visioni del proprietario Luca Bolzani nascono una piazza, due piste di bocce, un luogo d'incontro e occasioni di reinserimento professionale
Le visioni di Luca Bolzani, l'etica dell'architetto Giuseppe Rossi, la determinazione di Edo Carrasco e la prevedibile generosità del Cantone co-finanziatore, tramite il direttore della Divisione Economia del Dfe, Stefano Rizzi. Ci sono dentro un po' tutti questi talenti, nel progetto "Il Platano" di Quartino: un progetto che regala al quartiere una piazza e un complesso dotato di locanda, B&B e non una, ma due piste di bocce, che vanno di colpo a rivitalizzare la pratica della disciplina.
“Il Platano”, inaugurato mercoledì mattina, nasce dallo “sguardo laterale” di Luca Bolzani, proprietario di quelli che erano tre edifici e un vecchio capannone acquistati dopo un fallimento. Non sapendo bene cosa farne, Bolzani aveva dato retta al cuore, tornato ai battiti di quando bambino e adolescente proprio a Quartino, nella vicina fattoria con masseria, era cresciuto. Fra i ricordi, sono spuntate le bocce, e da lì il contatto con la Società Bocciofila Verzaschese, che nella persona del presidente Gianni Gnesa non ha potuto che fare segno di sì e ringraziare sentitamente per l'inatteso dono.
Non è tutto, perché il valore dell'investimento sta anche nel lavoro dell'architetto Rossi – paladino dell'economia circolare, oltre che ideatore della pregevole trasformazione del lotto – e nel coinvolgimento della Fondazione il Gabbiano diretta da Carrasco, che potrà dare a una decina di ragazzi nuove opportunità di reinserimento professionale nella conduzione della struttura, la cui gestione è stata affidata al 1908 Group Sa. Di lignaggio, e beneauguranti, madrine e padrino presenti all'inaugurazione unitamene al sindaco di Gambarogno Gianluigi Della Santa: Linda Zanetti, Laura Baratella e Noè Ponti.