Dall’inizio di luglio tornano le 18 buche per praticare la disciplina anche nei mesi invernali. Per la gioia (anche) della Federazione ticinese
Riapre l’unico minigolf coperto del Ticino (nonché fra i pochissimi a livello svizzero e anche del bacino del Nord Italia). È quello di Quartino, 18 buche che sono un po’ il corrispettivo, nel minigolf, di quello che per il golf è il campo patriziale di Ascona: ovverosia quanto di meglio un appassionato possa chiedere. L’offerta, nel caso specifico, si estende ovviamente anche ai semplici curiosi da una parte e agli agonisti dall’altra. I primi per trascorrere con mazza e pallina un pomeriggio diverso (specialmente in caso di pioggia, quando le attrattive oltre il cinema scarseggiano per definizione); i secondi per tornare a competere ad alto livello e ad allenarsi, in Ticino, anche durante tutto il lungo periodo invernale. Il che fa evidentemente la differenza, come è stato immediatamente sottolineato in seno alla Federazione sportiva minigolf Ticino.
Il merito per la rinascita di quello che continuerà a chiamarsi Secret Garden è di Giuseppe Napoli e Daniele Antonelli, i gerenti che da inizio luglio ridaranno fuoco alle polveri del minigolf, ma che già da maggio stanno conducendo l’attività legata alla ristorazione e all’organizzazione di eventi (facilitata, quest’ultima, dagli ampi spazi sia interni, sia esterni alla struttura). «Siamo contenti e motivati e un grazie va al Comune, che è intervenuto proprio sulla pista – commenta Giuseppe Napoli, raggiunto da ‘laRegione’ –. Il valore aggiunto di Quartino è evidentemente legato al fatto di poter disporre di 18 buche coperte in inverno. Già da fine novembre verranno infatti organizzati dei tornei unitamente alla Federazione sportiva minigolf Ticino (Fsmt)».
Il primo a rallegrarsene è il presidente della Fsmt, Luca Pelloni, il cui entusiasmo è evidente: «Il campo di Quartino non solo è l’unico al coperto del nostro cantone, ma anche uno dei pochi in Svizzera e, pensando a noi ticinesi, anche del Nord Italia. Per il nostro sport, che – non volendo nascondermi dietro a un dito – sta vivendo una delicata fase di erosione di soci a livello nazionale, questa notizia non solo è da accogliere con gioia, ma è da ritenersi un vero e proprio toccasana». Infatti, prosegue Pelloni, «il ritorno delle competizioni a Quartino permetterà di tenere alti l’agonismo e la passione su tutto l’arco dell’anno, non costringendoci più a osservare una pausa forzata durante i mesi invernali. Posso quindi già annunciare con piacere che il prossimo 30 novembre si terrà il 1° Torneo Secret Garden, organizzato dal Mc Locarno sotto l’egida della Fsmt. E un secondo torneo è in programma verso la fine di gennaio del 2026. In questo caso la data rimane ancora da definire, poiché stiamo vagliando alcune opzioni in modo da evitare concomitanze con gare già in calendario nella Svizzera interna o sulle fasce di confine dei Paesi limitrofi. In entrambi i casi, infatti, si tratterà di tornei internazionali».
Tornei internazionali nel cui novero potranno dunque rientrare quelli accolti negli ampi spazi di Quartino. Gli stabili del complesso erano all’origine stati edificati e poi dismessi dalla Filatura. La proprietà passò poi, nel ’99, al Comune di Magadino. Nei primi anni il pubblico vi trovò il ristorante/minigolf gestito dalla ditta Hagmann Sa, meglio noto come Centro Tropicana. In seguito, nel 2005, tutti gli spazi commerciali vennero affittati alla Miraflores Sa. Ma è stata una gestione, quest’ultima, che negli anni si è fatta sempre difficile, tanto da giungere a una procedura di sfratto e un relativo buco di centinaia di migliaia di franchi concernente affitti dovuti, ma non pagati, al Comune di Gambarogno.
Dopo una paventata chiusura e dopo concorsi finalizzati alla ricerca di idee per la riconversione degli spazi, nel 2018 la struttura aveva riaperto i battenti sotto un altro cappello: quello di “Ristorante Minigolf Garden”, con la relativa società esercente che aveva sottoscritto un contratto di locazione con il Comune. Purtroppo, non era durata poco, visto che nell’autunno del 2021 la Ristorante Minigolf Garden aveva a sua volta deciso di cessare l’attività.
Questa ennesima delusione aveva poi portato all’ultima idea in ordine di tempo: abbinare all’attività legata al minigolf esposizioni varie, in particolare con insetti giganti, animali preistorici e così via, disseminando le opere in mostra qua e là tra le 18 buche. Un’idea interessante e curiosa dal punto di vista dell’intrattenimento e del turismo, ma che non permetteva però più lo svolgimento di competizioni agonistiche e che anche per questo non aveva avuto grande continuità.
Tuttavia, come l’araba fenice, il minigolf coperto gambarognese non si dà mai per vinto ed è sempre pronto a risorgere dalle proprie ceneri (situandosi, per altro, proprio alle pendici dell’omonimo monte). «La presa in gestione del minigolf mi ha dato l’opportunità di maggiormente avvicinarmi alla disciplina – aggiunge e conclude Napoli – . Il confronto con il presidente della Federazione ticinese è stato molto interessante e anche arricchente, perché non avrei mai immaginato quanto ricco potesse essere il calendario degli eventi e quanto sentito sia questo sport anche qui da noi. Oltre a questa componente sportiva v’è quella dell’intrattenimento sia sulle 18 buche per chi gioca a minigolf poche volte all’anno, sia per chi invece desidera sfruttare ampi spazi sia interni sia esterni, in un contesto davvero particolare». Informazioni più dettagliate si trovano sui social o chiamando allo 079 783 12 33.