Locarnese

‘Sempre difeso la variante 1A, poi affossata da Muralto Democratica’

Dura presa di posizione del Plr di Muralto in vista del voto referendario sul credito per il nodo intermodale. ‘Votare sì per tutto il Locarnese’

Viale Cattori
3 giugno 2025
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Un chiaro invito a votare “sì” il 15 giugno al credito per il nodo intermodale in stazione giunge dalla sezione Plr di Muralto, secondo cui “si vota una visione di futuro per l’intero Locarnese”. Ribadendo in sostanza quanto già affermato in una nota congiunta con Ordine e Progresso e Indipendenti, il Plr parla del nodo come di “un’opportunità concreta per migliorare la mobilità pubblica, migliorare il traffico, incentivare l’uso di mezzi pubblici e rendere il centro più accessibile, sicuro e vivibile per tutti”.

A proposito della variante 1A che avrebbe risparmiato viale Cattori dal transito dei bus in salita, il Plr ricorda di averla “sostenuta fino all’ultimo” dopo che era stata portata in Consiglio comunale dal municipale liberale radicale Dao Nguyen-Quang: “Quella variante avrebbe mantenuto il transito degli autobus sul tracciato attuale, evitando il passaggio da viale Cattori. Una soluzione sensata, sostenibile, equilibrata. Ma questa opportunità è stata affossata da Muralto Democratica, che con la propria astensione ha fatto perdere la maggioranza. Un’occasione mancata, che ora ci impone di scegliere tra l’immobilismo e un progetto concreto”.

E ancora: “Il nodo intermodale non è un capriccio: è una necessità. Il comitato ‘Salva viale Cattori’ difende una visione statica della città. Dietro lo slogan ‘salviamo il viale’ si cela una battaglia ideologica che rischia di sacrificare il bene collettivo in nome di pochi interessi di vicinato. Dire ‘no’ significa accettare il traffico attuale e il suo disordine urbano. Significa respingere un piano frutto di oltre dieci anni di lavoro, validato da enti pubblici e basato su solide valutazioni tecniche. Chi dice di difendere il territorio, spesso difende solo i propri interessi”. Infine: “Ogni buon pianificatore sa che l’idea di espropriare i 10mila m² delle Ffs – tanto desiderati da Muralto Democratica e dal comitato per rilanciare vecchie varianti – è una pura illusione. Questo progetto risponde ai bisogni attuali e futuri della regione”.