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Posteggi in bassa valle, non ci sono alternative ma fioccano le multe

Il Municipio sta studiando una soluzione alla cronica carenza di stalli ad Auressio e Loco, dove i residenti lamentano l'eccessivo zelo della polizia

In sintesi:
  • Operatori turistici e abitanti chiedono maggiore tolleranza da parte degli agenti
  • La sosta delle auto lungo la strada cantonale è spesso l'unica soluzione percorribile
4 giugno 2025
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Posteggiare in Valle Onsernone, soprattutto durante la bella stagione e i fine settimana, può rivelarsi una speranza quasi ossessiva. Non ci sono infatti sufficienti stalli pubblici e intercettare uno spazio dove mollare l’auto diventa, spesso, laborioso. La mancanza di garage e spiazzi nelle abitazioni private produce una forte necessità di posti auto in strada, che è endemica e legata alla natura stessa della realtà abitativa locale e del territorio alquanto impervio. Il tutto è reso ancora più complicato dal calibro estremamente ridotto della strada cantonale che attraversa l’intera valle. Da sempre, gli abitanti e i turisti posteggiano dunque i loro veicoli ai margini della carreggiata, ‘pressandoli quasi’ in modo da ridurre i disagi al traffico veicolare e soprattutto agli autopostali. La situazione è particolarmente critica in bassa Valle, nei villaggi di Loco e Auressio, come ci spiega Michael Keller, responsabile dell’Info point e degli ostelli diffusi dell’Onsernone, nonché titolare della Wild Valley Sagl. Grazie a queste strutture ricettive (comprese le case di vacanza) gestisce circa 5mila pernottamenti all’anno, creando un indotto importante per una valle che non dispone di notevoli risorse finanziarie. «Il problema dei posteggi in Valle è noto da decenni e il mio intento non è quello di criticare il Comune né accusare nessuno. Mi rendo benissimo conto che i soldi per creare un autosilo non ci sono e so che il Municipio sta portando avanti un progetto per migliorare la situazione che è particolarmente delicata ad Auressio e Loco, dove chi vi abita e non dispone di un posteggio è costretto a lasciare la propria auto ai bordi della carreggiata, non c’è alternativa. Lo fa ovviamente cercando di non piazzarla in un punto pericoloso come in una curva dove manca la visibilità o nelle strettoie dove finirebbe per bloccare il traffico. A dar fastidio sono soprattutto le multe che vengono appioppate dalla polizia con poca tolleranza. Del tema abbiamo più volte discusso col Municipio, perché se di posteggi non ve ne sono (siamo, credo, pure la sola valle della Svizzera a non disporre di parchimetri o posteggi blu sul proprio territorio) non si possono fare miracoli. Purtroppo le nostre lamentele non sono servite a nulla. La gente del posto, ormai abituata, paga la multa e borbotta; tutto si sistema così, fino alla multa successiva. Il problema si acutizza con l’arrivo dei turisti che soggiornano in paese. Ai miei clienti spiego loro dove piazzare l’auto all’uscita dell’abitato, in modo tale da evitare la contravvenzione. Poi succede che passa il poliziotto troppo zelante e appioppa loro, ugualmente, una multa per divieto di sosta. Così per evitare discussioni pago di tasca mia la multa. Faccio comunque notare che fuori dall’abitato non ci sono nemmeno i cartelli di divieto di posteggio e che spetterebbe al Cantone posarli. Ho persino scritto alla Polcomunale di Locarno per sapere dove si possono lasciare i veicoli in territorio di Auressio senza che vengano multati. Sto ancora aspettando una risposta».

Michael Keller non si dà per vinto: «In occasione di una recente serata pubblica tenutasi a Russo, organizzata dalla Polcomunale di Locarno e dal Municipio per illustrare alla cittadinanza i servizi offerti, ho chiesto lumi a riguardo. Mi hanno risposto che gli agenti multano solamente quelle auto parcheggiate in punti pericolosi. Ma questo non è assolutamente vero! Vengono in verità puniti tutti coloro che non ricorrono a posteggi ufficiali». Mi si rinfaccia che viviamo in uno stato di diritto e che le regole vanno fatte rispettare, però questo accanimento capriccioso da parte dei tutori dell’ordine lo trovo sconcertante. Perché se così fosse, quotidianamente da Auressio a Vergeletto dovrebbero assegnare un centinaio di multe. Invece ciò non accade. Il Municipio deve difendere gli interessi della cittadinanza, cercando di favorire i commerci e intavolando un dialogo costruttivo con la polizia. Purtroppo se i canali ufficiali non funzionano, il cittadino è costretto ad arrangiarsi ed è quanto succede qui ad Auressio e altrove, dove poi non di rado nascono anche frizioni tra automobilisti di passaggio e privati. So che l’autorità sta portando avanti uno studio per risolvere il problema dei posteggi in valle ma conoscendo i tempi della politica, temo che ci vorranno almeno due anni prima di una sua concretizzazione. Non basta comunque verniciare le strade con delle croci per impedire il posteggio abusivo. Non è così che si risolve il problema. Se vogliamo favorire il rilancio anche demografico della valle e sperare nell’arrivo di nuove famiglie domiciliate, dobbiamo per forza risolvere questa criticità perché l’auto non è un hobby, ma una necessità». Gli fa eco Rudolf Stockar, domiciliato nella frazione, che ricorda come la ventina di stalli pubblici a disposizione sia nettamente insufficiente (oltrettutto 6 sono affittati a privati domiciliati): «Chiediamo perciò che ci venga concessa la possibilità di posteggiare lungo la strada. Possiamo investire in progetti di rilancio del territorio di qualità finché vogliamo, ma se non siamo in grado di offrire i posteggi, qualsiasi sforzo sarà inutile. Ricordo che il legislativo di Onsernone a fine 2023 ha stanziato un credito di 16mila franchi per uno studio specialistico preliminare per una strategia di gestione dei posteggi pubblici. Da allora, non si è più saputo nulla. Auspico che questo lavoro non finisca in un cassetto. Dobbiamo pure permettere ai turisti il diritto di avere un posteggio, in quanto generano indotto». Di un trentenne cresciuto ad Auressio l’ultima annotazione: «Fin da bambino ho sempre visto le auto posteggiate ai bordi della strada. Ora, sull’asfalto nei pressi di Villa Edera hanno disegnato delle croci per scoraggiare la sosta. Fatto sta che si sono dimenticati di disegnarle anche all’altezza della curva che segue, così, inconsapevoli, i turisti di giornata posteggiano spesso direttamente sulla curva, creando un potenziale pericolo. Ad ogni buon conto, la situazione per i residenti a volte è davvero penalizzante. Per trovare un posteggio ti capita, non di rado, di dover percorrere centinaia di metri dall’abitazione. E quando ritorni a casa con borse della spesa o altro, non è mai comodo se la tua auto si trova a dieci minuti dalla porta della tua abitazione».

Introdurre delle apposite zone autorizzate

Andri Kunz, sindaco di Onsernone, conferma che le criticità maggiori riguardano Auressio e Loco: «Capiamo il malcontento della cittadinanza; stiamo cercando delle soluzioni con l’ingegner Francesco Allievi, esperto in materia. Ma non illudiamoci di poter ricavare posteggi a sufficienza in futuro. Stiamo seguendo esempi di realtà vallerane analoghe. Un’idea che stiamo valutando è quella di creare delle zone delimitate di sosta per i domiciliati e delle zone in cui è possibile la sosta giornaliera o di breve durata (senza parchimetri). Una soluzione potrebbe essere quella del rilascio di vignette. Procederemo con delle fasi di test e informazione nel corso dell’estate 2026. Per quanto riguarda l’agire della Polizia comunale di Locarno, abbiamo richiesto controlli non troppo fiscali proprio per via della precarietà della situazione. Loro lo sanno. Ma è chiaro che laddove le auto ostruiscono il traffico o creano pericolo, bisogna intervenire. Non di rado sono poi agenti della Polcantonale a eseguire i controlli. Inoltre succede che su segnalazione di privati la polizia intervenga e, se del caso, multi i contravventori».